di Liberato Ferrara
Putin, lo abbiamo capito, non ha nessuna intenzione di mollare. Non potrebbe mai accettare l’idea di finire la guerra senza portare a casa nulla. Sa bene che una cosa del genere segnerebbe la sua fine politica. Ha ragione Macron quando dice che l’unica possibilità di arrivare se non alla pace quanto meno ad una tregua duratura è quella di non cercare di umiliare il leader russo.
Ed ha ragione anche Draghi quando parla di una pace possibile solo alle condizioni poste dall’Ucraina. Sembrano posizioni opposte tra loro, atteso che Zelensky ha detto che non vuol cedere su nulla, neanche sulla Crimea. Ma le diplomazie sono al lavoro. L’importante è che i mediatori siano credibili, e che soprattutto abbiano il solo scopo di arrivare alla pace. Insomma, gli USA devono fare un passo indietro.
Gli Usa più che alla pace sembrano essere interessati ad avere un cambio di regime di Russia. Vorrebbero esattamente quello che Macron ha detto essere un ostacolo insormontabile: vorrebbero umiliare Putin. Gli Usa hanno investito una cifra impressionante in questa guerra. Se l’Ucraina non è ancora capitolata è grazie alle armi e alle informazioni di intelligence americane. Di questo va dato atto a Biden. Detto questo l’obiettivo di tutti non può essere cacciare Putin, ma fermare la guerra. Gli Usa a questo punto devono fare un passo indietro.
In attesa che si arrivi ad una pace concordata tra le parti, bisogna fare due cose: continuare ad armare l’Ucraina innanzitutto. Se l’esercito russo avanza si arriverebbe ad un punto di non ritorno. Semmai con un “fantoccio” di Putin che prende il posto di Zelensky. E sin qui ci siamo. Nessuno si tirerà indietro. La seconda cosa è più complessa: aumentare le sanzioni contro Mosca, arrivare al blocco del gas.
Il gas, al di là del nucleare, è la sola arma vera che Putin ha contro l’Occidente. Se chiude i rubinetti i danni saranno incalcolabili. Per la Russia in primis, sia ben chiaro. Ma Putin sa bene che i suoi connazionali sono abituati a ben altri sacrifici. Hanno sopportato di tutto e di più. Le sanzioni presi sin qui hanno fatto il solletico. Hanno penalizzato gli Oligarchi, e semmai una piccola percentuale di abitanti delle grandi città. La gran parte della popolazione non ha avvertito nulla. Se si chiude il rubinetto del gas la popolazione russa non se ne accorgerebbe. Ma verrebbero meno i soldi per finanziare la guerra.
Nell’immediato chiudere il gas provocherebbe danni maggiori in Occidente. E le popolazioni occidentali non hanno certo la capacità di soffrire che hanno i russi. Ma non ci sono alternative. Del resto da che mondo e mondo le guerre portano morte e distruzione. Semmai dopo c’è una rinascita globale. Ma al momento sono lutti e sofferenze.
Non chiudere i rubinetti del gas subito avrebbe conseguenze devastanti a gioco lungo. Siamo in guerra, c’è da soffrire. In attesa che poi i russi sistemino Putin. Ma devono essere loro a farlo. Senza interventi esterni.
*giornalista professionista