La Seconda Guerra mondiale scoppiò nell’estate del 1939 perché nessuno ebbe il coraggio di fermare Hitler e le sue smanie espansionistiche. Prima si prese l’Austria, poi la Cecoslovacchia. Quando ci provò con la Polonia fu la scintilla finale. Fino a quel momento però non solo gli fu perdonato di tutto e di più. Ma addirittura, come nel caso della Cecoslovacchia, fu aiutato da Inghilterra, Francia e Italia.
Putin non sembra essere Hitler, ma le dinamiche sono identiche. Di qui a dire che siamo alla vigilia di una III Guerra mondiale ce ne corre, ovviamente. Altre volte il mondo è stato sul punto di precipitare nella catastrofe, ed alla fine non è successo quasi nulla. L’esempio più eclatante è stata la crisi di Cuba nel 1962. La situazione in quel caso era terrificante, perché sul punto di dichiararsi guerra c’era Usa e Urss. Con gli arsenali atomici esistenti sarebbe bastato un minuto di guerra e ciao ciao Terra.
Dall’Italia facciamo fatica a comprendere il motivo dell’invasione russa in Ucraina, E’ vero come dice Putin che dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica molti russi si sono ritrovati all’estero. Ma non può essere solo questo. Per altro fu la stessa scusa che di volta in volta Hitler trovò per le vari annessio. L’Austria era popolata da tedeschi, in Cecoslovacchia c’erano i sudeti, Danzica era popolata da tedeschi… E’ un fatto inevitabile che nelle terre di confine ci siano commissioni etniche. Ci aspettiamo che l’Austria dichiari guerra all’Italia per la regione dell’Alto Adige, o che l’Italia faccia lo stesso con la Francia per Nizza, o pretenda Fiume dalla Croazia.
Come finirà adesso in Ucraina? Siamo alla vigilia della III Guerra mondiale? Non lo sappiamo, anche se è difficile che si realizzi l’ipotesi peggiore. Non ci sarà una Guerra mondiale perché tutti sappiamo che sarebbe la fine dell’umanità. Ma la storia insegna che il problema non sono mai i popoli, ma certi esseri umani. Che ad un certo punto perdono il senso della realtà. La pazzia, la demenza, chiamatela come volete, possono fare danni enormi. Se perde la testa un pover’uomo ammazza moglie e figli, e poi si toglie la vita. Quando a perdere la testa è un leader può succedere di tutto.
Cosa passi per la testa di Putin in questo momento lo sa solo lui. O magari, speriamo che non sia questo il caso, non lo sa neanche lui, avendo perso il controllo. Tanti pensano che sta facendo tutto ciò perché ha difficoltà interne alla Russia. E spostare l’attenzione altrove gli serve per far dimenticare alla sua gente altri problemi. Ricordate la guerra delle Falkland del principio degli anni ’80? Non scoppiò perché c’era la voglio matta di fare diventare questo scoglio nell’Oceano territorio argentino. Ma perché c’era una crisi economica spaventosa, ed i generali pensarono bene di spostare l’attenzione del popolo. Anche in quel caso perché le Falkland erano popolate da argentini, e non da sudditi della Regina Elisabetta.
Andò male ai generali per un motivo preciso. Margaret Thatcher, primo ministro inglese, approfittò della circostanza per mostrare i muscoli. Anche lei era in difficoltà nel suo Paese, e trovò nella Guerra una scappatoia fantastica. Alla Gran Bretagna delle Falkland ovviamente non poteva fregare nulla. Ma la Guerra le servì per motivi interni. Ovviamente la storia ricorda i generali argentini come criminali i guerra (lo erano a prescindere dalle Falkland), la Thatcher come una grandissima statista. La storia la fanno i vincitori, come sempre. Se la Gran Bretagna avesse persa le cose sarebbe viste in maniera diametralmente opposte.
La crisi russo-ucraina non è la prima e, speriamo, non sarà l’ultima del genere. Se fosse l’ultima sarebbe solo perché avrebbe portato alla fine dell’umanità. La verità amara è che l’uomo è così. Se le guerre ci sono sempre state è perché è una cosa insita nell’essere umano. Adesso in qualche modo Putin va fermato. Con la sola arma che si può usare: quella economica. A quel punto non ci sarà bisogno di nessuna guerra, saranno i russi stessi a metterlo a posto. Se non succede nulla la prossima crisi annunciata è quella di Taiwan con la Cina. Putin va fermato con sanzioni economiche durissime. Con costi altissimi per tutti. Ma non c’è altro sistema. Più saranno dure le sanzioni, prima i russi cacceranno Putin.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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