La quota delle imprese che ha lamentato seri rischi operativi che ne mettono in pericolo la sopravvivenza nel 2020 è pari al 38% a livello complessivo ma risulta assai più alta in alcuni dei principali settori tourism-oriented: il 57,8% delle imprese dell’alloggio e il 66,5% di quelle della ristorazione, e più di sei imprese su dieci dei comparti della cultura, sport e intrattenimento. E’ quanto emerge dalla memoria sul decreto Agosto depositata dall’Istat in Commissione Bilancio del Senato. La crisi generata dall’emergenza Covid, evidenzia l’Istituto di statistica, sembra aver “spiazzato” una quota significativa delle imprese dei comparti tourism-oriented, soprattutto quelle di minori dimensioni. In particolare, circa un’impresa su tre nella cultura, sport e intrattenimento non ha messo in opera nessuna strategie di risposta alla crisi, quota che scende a poco meno del 20% nella ristorazione e nei servizi di alloggio.
fonte ansa.it
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