Condivisione di informazioni e best practice, sintesi delle attività svolte finora e proposte per il futuro. Questi gli argomenti principali del meeting annuale di Taxedu (Digital tax education for young europeans), il progetto promosso dal Parlamento e dalla Commissione dell’Unione europea, a cui prende parte anche l’Agenzia delle entrate.
Dal 2017 le Amministrazioni fiscali e doganali dei Paesi membri dell’Unione collaborano tra di loro, con il coordinamento della direzione generale della Fiscalità e dell’unione doganale della Commissione europea, nell’attuazione di iniziative per promuovere la legalità fiscale presso i più giovani attraverso il progetto comune Taxedu. Fulcro dell’iniziativa è un portale web dove sono disponibili online giochi, quiz e materiali e-learning rivolti a bambini, adolescenti e adulti che spiegano l’importanza di pagare le tasse e forniscono informazioni sulle più rilevanti tematiche fiscali.
Nell’ultimo anno numerosi Paesi sono andati avanti nelle iniziative con gli studenti riorganizzando la propria attività online a causa dell’emergenza epidemiologica e durante la riunione è stato messo in evidenza quanto fatto dai partecipanti. In Polonia, ad esempio, nel 2021 il programma Active Finance ha coinvolto 35mila studenti e quasi 3mila classi. La Spagna, così come l’Italia, ha una struttura organizzativa ramificata su tutto il territorio nazionale per cui sono state organizzate numerose iniziative, anche in presenza, in tutto il Paese, da Barcellona a Cadiz, da Leon a Badajoz. In Lettonia il materiale di Taxedu è stato utilizzato per parlare agli studenti durante le giornate di apertura degli uffici dello State Revenue Service. La Romania, invece, ha organizzato dei tax education summer camp per parlare di tasse ai più piccoli. Italia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca e Slovacchia hanno rilanciato sui propri canali social post dedicati al progetto.
Il meeting è stata anche l’occasione per uno scambio di informazioni e buone pratiche tra i partecipanti. In particolare, alcuni Paesi sono interessati a capire come inserire l’educazione fiscale all’interno del curriculum scolastico, come succede già in Bulgaria o nel nostro Paese. In Italia, infatti, con la stipula della Carta d’intenti promossa dal Miur “L’educazione alla legalità economica come elemento di sviluppo e crescita sociale”, l’educazione finanziaria, e anche quella sul fisco, sono state inserite nell’offerta formativa scolastica anche se l’Agenzia delle entrate già dal 2004 con il progetto “Fisco e Scuola” organizza incontri con gli studenti delle scuole primarie e secondarie.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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