Approda in Gazzetta ufficiale, quella di ieri, il decreto n. 1324/2021 Miur del 23 dicembre scorso, con il quale sono stati fissati gli importi massimi detraibili, nella prossima dichiarazione dei redditi, per le tasse e i contributi versati nel 2021 a università non statali, per la frequenza di corsi di laurea breve, magistrale e a ciclo unico o per la partecipazione a corsi di dottorato, di specializzazione e ai master di primo e secondo livello.
Le soglie, ritoccate al rialzo rispetto a quelle stabilite per gli ultimi anni, prendono in considerazione le spese medie standard sostenute da uno studente per l’iscrizione agli atenei statali, differenziati in base all’area disciplinare e geografica (Nord, Centro, Sud e isole).
La procedura e gli aggiornamenti annuali sono previsti dall’articolo 15, comma 1, lettera e, del Tuir, che riconosce la detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute “per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, in misura non superiore, per le università non statali, a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà con decreto del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) da emanare entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali”.
Nell’unico articolo del decreto sono indicate le somme massime detraibili dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2021 per ciascuna area disciplinare e per zona geografica in cui ha sede l’ateneo.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
Comments are closed.