Le nuove previsioni sanzionatorie per le asseverazioni, previste dal decreto legge sulle frodi in materia edilizia approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, hanno suscitato la “forte preoccupazione” della categorie dei tecnici italiani, riuniti nella Rete delle professioni tecniche (Rpt) che, recita una nota, ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi, evidenziando “il grave rischio di creare nuovamente difficoltà insormontabili nel processo di miglioramento energetico e di messa in sicurezza degli edifici, agevolati dai “Bonus edilizi”, in particolare il Superbonus 110%”.
Gli esponenti delle categorie (tra cui ingegneri, periti industriali, architetti e geometri) “non comprendono la necessità di un inasprimento delle sanzioni e delle modifiche al meccanismo delle asseverazioni in quanto, proprio per il Superbonus, da sempre sono previste le dichiarazioni asseverate dei tecnici abilitati e il provvedimento, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, si caratterizza per una percentuale di frodi – ad oggi peraltro solo ipotizzate e presunte – pari al 3% sul totale degli importi delle opere coperte dall’incentivo statale.
Inoltre non si hanno notizie, ad oggi, di responsabilità dei professionisti tecnici in proposito, né di dichiarazioni false o infedeli accertate come tali”, si legge ancora. Infine, la Rpt considera “necessario che la norma prevista venga eliminata o comunque corretta perché possa essere realmente foriera di risultati positivi e non discutibili sul piano della prevenzione delle frodi, anche per evitare che, aspetti confusi e non ben determinati, possano indurre i professionisti tecnici seri, competenti, preparati ed onesti ad avere forti dubbi sui rischi di sottoscrizione, in perfetta buona fede e correttezza, di dichiarazioni che potrebbero prestarsi ad interpretazioni e valutazioni discrezionali”, si chiude la nota.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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