La filiera delle costruzioni, composta da enti ed associazioni (Ance Rete professioni tecniche, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Servizi di lavoro, Legacoop, GeneralSoa, UnionSoa, Usi UnionSoaItaliane, Confartigianato Imprese, Anaepa, Confartigianato Edilizia, Confindustria, Cna Costruzioni , Conforma, Fondazione Inarcassa, Confapi, Aniem, Isi Ingegneria sismica italiana, Federcostruzioni, Casartigiani, Claai, Anaci e Oice) s’è riunita oggi “per denunciare con forza il rischio di ‘default’ economico determinato dal blocco della cessione dei crediti da bonus edilizi”, fra cui il Superbonus 110%.
“Un fenomeno denunciato da tempo e causato da continue modifiche legislative che mirano, nemmeno troppo velatamente, a ridurre il ricorso ai benefici fiscali.
Il blocco della cessione del credito sta mettendo in serio rischio la sopravvivenza di imprese e professionisti. Essi, infatti, per rispettare gli impegni contrattuali già presi con i committenti, continuano ad accumulare crediti fiscali che restano in attesa di essere ceduti, con un conseguente grave problema di liquidità”, recita una nota. La sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra, nel corso di un’interrogazione parlamentare di qualche settimana fa, “ha rivelato che sulla piattaforma cessione dell’Agenzia delle Entrate risultavano circa 5,4 miliardi di euro di crediti non ancora accettati, di cui circa 3,7 miliardi relativi al Superbonus 110% e circa 1,5 agli altri bonus edilizi. Numeri che secondo la Filiera sono del tutto sottostimati, ma che già danno il senso di quanto la situazione sia ormai drammatica”, si precisa. Per questo la filiera “fa appello a tutte le forze politiche affinché in sede parlamentare siano trovate soluzioni straordinarie e immediate per porre rimedio a questo blocco che contraddice, peraltro, precedenti decisioni politiche che lasciano cittadini e operatori economici nella totale incertezza” e “ritiene urgente un incontro nei prossimi giorni con i leader politici per discutere le azioni da intraprendere, anche sulla base di una serie di proposte condivise da tutti gli aderenti”.
fonte ansa.it