Più fondi all’Irs per massimizzare la tax compliance, garantire la conformità fiscale dei cittadini e delle imprese e per potenziare i servizi ai contribuenti. Lo stanziamento extra di 2 miliardi di dollari contenuto nella legge di bilancio per il nuovo anno presentata dalla Casa Bianca al Congresso continua sul solco dell’inversione di tendenza rispetto al passato intrapresa nel 2021. Infatti, mentre dal 2011 fino al 2021, i fondi nella disponibilità dell’Irs, l’equivalente statunitense dell’Agenzia delle Entrate italiana, avevano subito una progressiva erosione, anche quest’anno, come peraltro già avvenuto con la legge di bilancio 2022, si registra un netto mutamento di politica negli Usa nei confronti delle risorse dedicate alle attività fiscali. L’obiettivo, come indicato nel testo della manovra 2023, è fornire le risorse necessarie per espandere gli investimenti che creano posti di lavoro, favorire l’accesso al credito delle persone svantaggiate, migliorare la sicurezza informatica e le dotazioni tecnologiche dell’Irs in modo da rendere il sistema fiscale nel suo complesso più equo.
2,2 miliardi di dollari in più alle Entrate Usa
Nel 2021, l’Irs ha indirizzato più di 600 miliardi di dollari in aiuti economici sui conti correnti bancari di famiglie e imprese. Tuttavia, si legge nel documento di presentazione del Budget, i finanziamenti e il personale attualmente nella disponibilità dell’Agenzia non hanno tenuto il passo con l’espansione dei suoi impegni. Dunque, per garantire che i contribuenti ricevano un servizio fiscale di qualità e che tutti gli americani siano trattati fiscalmente in modo equo, il Budget 2023 prevede lo stanziamento di un totale di 14,1 miliardi per l’Internal Revenue Service (IRS), in sostanza 2,2 miliardi, o il 18% in più, rispetto a quanto stanziato nel 2021.
Le maggiori spese in dettaglio, servizi sempre più a misura di contribuente e altamente informatizzati
I fondi extra includono un aumento di 798 milioni per migliorare i servizi nella disponibilità dei contribuenti in generale e, in particolare, per affinare e rendere più concreti e immediati i servizi e gli eventuali pagamenti indirizzati a comunità e/o cittadini svantaggiati e in difficoltà. Il budget prevede anche 310 milioni di dollari per l’IRS Business Systems, un sistema multicanale di intermediazione e scambio con imprese e professionisti ma anche finalizzato al miglioramento nell’erogazione dei servizi, alla modernizzazione delle pratiche interne e, in via generale, all’adozione d’un sistema interno di lavoro simile a quello utilizzato in campo privato. Naturalmente, una quota significativa delle nuove risorse è destinata alla modernizzazione dell’Irs, in modo da accelerare lo sviluppo e l’impiego sul campo di nuovi strumenti digitali per consentire una migliore comunicazione tra i contribuenti e il fisco e per facilitare anche una supervisione più efficace dei contribuenti ad alto reddito e delle dichiarazioni dei redditi delle grandi imprese. In pratica, come riportato nel testo della legge di bilancio 2023, ”…Questo investimento riflette decenni di analisi che dimostrano che investire nel potenziamento del programma per far rispettare le leggi fiscali esistenti aumenta il gettito in modo progressivo colmando il gap fiscale, cioè la differenza tra le tasse dovuto e tasse pagate”.
Più fondi anche per l’autorità antiriciclaggio, per la trasparenza fiscale e per frenare il finanziamento del terrorismo internazionale
Il Budget fornisce anche 210 milioni di dollari per il Financial Crimes Enforcement Network, in sostanza 83 milioni di dollari in più rispetto agli stanziamenti 2021, con l’obiettivo di aumentare e affinare il controllo del settore finanziario, anche in funzione antiriciclaggio e per una maggiore trasparenza fiscale, da parte delle autorità competenti, rafforzare le eventuali responsabilità aziendali quando individuate e fornire un sostegno adeguato alle forze dell’ordine e agli organismi investigativi coinvolti. Inoltre, la legge di bilancio 2023 stanzia un totale di 212 milioni per l’Office of Terrorism and Financial Intelligence, in pratica 37 milioni di dollari al di sopra del livello approvato nel 2021. Anche in questo caso, lo scopo dell’aumento dei fondi è di modernizzare e aggiornare il processo di monitoraggio e quello sanzionatorio.
Rafforzata anche la sicurezza informatica
L’aumento maggiore, in proporzione, è quello per contenere il cybercrime diretto contro le agenzie dipendenti dal Tesoro Usa. Si tratta di 215 milioni di dollari, un aumento di 197 milioni di dollari sul 2021, finalizzato a proteggere e difendere i sistemi sensibili e i database con le informazioni. Per garantire una tale protezione le agenzie, anche le Entrate, saranno garantite da un sistema di sicurezza centralizzato gestito dal Tesoro.
fonte fiscooggi,it