La provincia di Catania è la prima in Italia ad aver completato l’attivazione dell’Archivio Nazionale dei Numeri Civici e delle Strade Urbane (ANNCSU) per la totalità dei Comuni.
Il primato in campo nazionale è stato raggiunto grazie alla sensibilità e alla piena ed immediata collaborazione di funzionari, dirigenti e amministratori di tutti i Comuni della provincia coordinati e supportati dalla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Catania che, il 19 luglio scorso, con il “conferimento” dello stradario del 58° comune, ha completato l’attivazione dell’ANNCSU per tutti i Comuni di competenza.
Con questo importante risultato tutti i Comuni di una provincia del Sud Italia, in modo unitario e coordinato, hanno dimostrato di essere pronti a cogliere la sfida del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per gli obiettivi di modernizzazione del Paese.
Proprio all’interno della missione “Digitalizzazione della PA” del PNRR per la costituzione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati va ricondotta la digitalizzazione standardizzata degli indirizzi e la georeferenziazione dei numeri civici. Si tratta di un’infrastruttura tecnologica che garantirà l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati per una migliore condivisione delle informazioni tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese quale presupposto indispensabile per la progettazione di servizi più vicini ai cittadini, per migliorare quelli esistenti e crearne di nuovi e più innovativi.
L’ANNCSU, come previsto dall’art. 3 della legge 17 dicembre 2012, n. 221 e dal DPCM 12 maggio 2016, risponde all’esigenza di avere, per l’intero territorio nazionale, informazioni sulle strade e sui numeri civici informatizzate, codificate e geo-referenziate, dinamicamente aggiornate e certificate dai Comuni organizzate in una banca dati di riferimento degli indirizzi facilmente e liberamente consultabile da tutti gli enti della Pubblica Amministrazione, dai cittadini e dalle imprese.
Una volta entrato a regime, tale archivio costituirà l’unico riferimento ufficiale per gli indirizzi degli immobili dislocati nel territorio mandando in soffitta ogni diverso archivio locale dei Comuni e degli enti pubblici italiani.
La realizzazione e la regolare gestione dell’ANNCSU è attribuita per legge all’ISTAT e all’Agenzia delle Entrate. In particolare, è assegnato all’ISTAT il compito di definire le regole ed i criteri di aggiornamento e di standardizzazione dei dati contenuti nell’Archivio, stabilendo gli standard di qualità delle informazioni ivi contenute; all’Agenzia delle Entrate è assegnato il compito di gestire l’Archivio tramite il sistema informativo dell’Anagrafe tributaria che ne garantisce la tenuta in sicurezza, l’accessibilità ai servizi e l’assistenza all’utenza, secondo gli standard di qualità già adottati dall’Agenzia.
Per l’ISTAT, inoltre, l’ANNCSU costituirà a regime uno strumento indispensabile per l’attuazione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni.
Il processo di attivazione dell’ANNCSU è il risultato di una lunga attività di collaborazione tra ISTAT, Agenzia delle Entrate e i Comuni italiani. Un processo che ha avuto una recente accelerazione dopo il Provvedimento inter-dirigenziale ISTAT-Agenzia delle Entrate del 22 maggio 2022 con il quale sono state adottate le “Specifiche Tecniche specifiche tecniche e delle modalità di accesso ai servizi erogati” dall’ANNCSU già condivise in data 22 aprile 2022 dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e sulle quali, in data 28 ottobre 2021, era stato acquisito il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali.
La corretta gestione dell’ANNCSU adesso ha bisogno dell’impegno costante dei Comuni i quali, oltre ad utilizzarlo per lo svolgimento della funzione anagrafica e delle diverse altre proprie funzioni istituzionali, dovranno svolgere l’importante compito di garantire la qualità dei dati dell’Archivio, la sua completezza e il suo costante aggiornamento.
fonte fiscooggi.it