Pubblicato il 30 dicembre 2021 l’Avviso pubblico del Ministero della Cultura finalizzato a sostenere progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale (artistico, storico, botanico, paesaggistico) tutelati ai sensi del Dlgs. n. 42/2004.
L’Avviso – con risorse pari a euro centonovanta milioni – è a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”.
Di tale dotazione economica, il 20% sarà riservata a beni ubicati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).
L’obiettivo è diretto:
– a rigenerare e riqualificare i parchi e i giardini italiani di interesse culturale;
– a rafforzare l’identità dei luoghi, migliorare la qualità paesaggistica, la qualità della vita e il benessere psicofisico dei cittadini.
– a far sì che i giardini e parchi storici costituiscano una risorsa in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali sviluppate, sperimentate e sedimentate nei secoli.
La domanda per accedere al finanziamento può essere presentata da:
– proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo – pubblici o privati – di parchi e giardini di interesse culturale;
– gestori – pubblici o privati – di beni di proprietà pubblica, che dovranno produrre apposita dichiarazione attestante l’autorizzazione del proprietario all’esecuzione dell’intervento oggetto di domanda di finanziamento.
Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto ed è pari:
– al 100% delle spese ammissibili per la realizzazione degli interventi, nel caso di beni di proprietà pubblica, non affidati in gestione a terzi (se affidati, il contributo è concesso a condizione che l’intervento richiesto a finanziamento non rientri negli impegni assunti dai terzi gestori all’atto dell’affidamento);
– a un minimo del 50% alla copertura totale della spesa ammissibile, nel caso di beni di proprietà privata, in funzione delle previste modalità di fruizione pubblica del bene.
All’agevolazione in parola possono aggiungersi altri finanziamenti pubblici, comunitari, nazionali o regionali, a condizione che tale contributo non copra lo stesso costo.
Gli investimenti non costituiscono aiuti di Stato.
Gli interventi proposti devono essere altamente significativi, idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione del bene, nonché un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale.
Per ogni proposta può essere erogato un finanziamento sino a due milioni di euro, mentre l’ammontare previsto non deve essere inferiore a 200.000 euro.
L’intervento dovrà essere avviato, mediante consegna dei lavori – pena revoca del finanziamento – entro il 31 gennaio 2023.
La domanda di finanziamento, firmata digitalmente, deve essere presentata entro le ore 13:59 del giorno 15 marzo 2022, utilizzando esclusivamente l’applicazione informatica predisposta da Cassa depositi e prestiti S.p.A. e accessibile all’indirizzo beniculturali.it.
Dal 10 gennaio 2022 è possibile inviare richieste di chiarimenti e informazioni all’indirizzo PEO: sg.pnrr-parchigiardini@beniculturali.it. Nell’oggetto va specificato: “Avviso pubblico Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici – QUESITO”.
Le risposte saranno fornite settimanalmente (fino alla data del 9 marzo, ore 12.30) attraverso la pubblicazione periodica di FAQ sul sito del ministero della Cultura, nella apposita sezione dedicata. Non si procederà per risposta singola.
La concessione del contributo sarà determinata in base al punteggio ottenuto tramite valutazione effettuata da un’apposita Commissione, sulla base dei criteri indicati.
L’erogazione del contributo è subordinata alla sottoscrizione di una apposita Convenzione che dovrà garantire l’accessibilità al pubblico del parco o del giardino, secondo le modalità fissate caso per caso dalla Soprintendenza competente per territorio.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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