Sempre più definiti i contorni della riforma del Terzo settore. Dal prossimo 23 novembre, infatti, comincerà la trasmigrazione dei dati degli enti iscritti, al 22 novembre, nei registri delle organizzazioni di volontariato (Odv) e delle associazioni di promozione sociale (Aps) verso il nuovo Runts (Registro unico nazionale del Terzo settore). La data è stata individuata con decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, così come previsto dal Dm n. 106/2020, secondo il quale il termine a decorrere dal quale ha inizio il trasferimento al Runts va determinato, sulla base dello stadio di realizzazione del sistema telematico, con apposito provvedimento della direzione generale del Terzo settore e della Responsabilità sociale delle imprese. Il tutto in ossequio alle norme impresse nel Codice del Terzo settore.
All’operazione di trasmigrazione, che dovrà concludersi entro il 21 febbraio 2022, seguirà la verifica delle singole posizioni da parte degli uffici statale e regionali competenti.
Per quanto riguarda le Aps, il cui registro nazionale è gestito dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sarà lo stesso ministero a inserirle nel Runts entro il prossimo 23 dicembre, mentre, per il traghettamento delle organizzazioni di volontariato, l’Agenzia delle entrate concorderà con il ministero le modalità di comunicazione al Runts dei dati e delle informazioni degli enti iscritti alla relativa anagrafe.
Questo, in relazione agli enti già iscritti alla data del 22 novembre 2021.
Sempre dal 23 novembre 2021 non sarà più possibile richiedere l’iscrizione ai registri delle Odv e delle Aps o all’anagrafe delle Onlus. La presentazione delle nuove istanze di iscrizione in una delle sezioni del Registro unico nazionale, potrà essere effettuata, a partire dal 24 novembre 2021, esclusivamente in via telematica, sul portale dedicato, realizzato in collaborazione con Unioncamere, e raggiungibile dal sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il Registro, che serve a dare pubblicità dell’esistenza di un ente del Terzo settore, della sua struttura e della sua attività, ha una funzione di trasparenza – anche con riguardo all’applicazione della normativa fiscale – e di certezza del diritto verso i terzi che entrano in rapporto con l’ente stesso.
Gli enti che entreranno a farne parte potranno accedere ai regimi fiscali agevolati previsti per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, oltre che al cinque per mille dell’Irpef che in futuro sarà riservato ai soli enti iscritti al Registro unico (vedi articolo “Comparto del Terzo settore: giunge in porto il Runts”).
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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