L’economia in Italia dopo la pandemia sta crescendo a ritmo notevole. Siamo intorno a 6 punti di PIL. Ma nel Belpaese resta un problema legato alle Piccole e Medie Imprese. Le PMI sono per altro la base del sistema Italia. Hanno però difficoltà nel reperire finanziamenti.
Tra gli effetti collaterali, singolari in apparenza, della pandemia c’è stato un notevole incremento dei depositi bancari. Si parla di circa 200 miliardi risparmiati in questo lasso di tempo. Soldi che gli italiani hanno messo da parte in questi quasi due anni. La qual cosa è certamente lodevole sotto alcuni punti di vista: siamo un popolo di formichine, che ha la capacità di prevedere, ed in parte prevenire, le difficoltà future.
C’è l’altra faccia della medaglia: troppi soldi messi in freezer sono un problema per le aziende. Sono soldi che piuttosto che sui conti correnti andrebbero messi sul mercato.
Il problema, come sottolineato in un articolo a firma Franco Michelotti, del Comitato Culturale Acbgroup, è soprattutto per le Piccole e Medie Imprese. Che proprio per la loro ridotta dimensione faticano a trovare finanziamenti sul mercato. Nel le grandi imprese il discorso è diverso, offrono titoli liquidi e negoziabili, cosa che non succede per le PMI. Un articolo che è un’analisi cruda della realtà italiana caratterizzata da un sistema bancario poco propenso per le piccole e medie imprese rappresentanti la maggioranza del tessuto imprenditoriale del paese.
Le banche sono restie a prestare soli alle imprese per l’aumentata rischiosità delle stesse, e per il fatto che in caso di default sono costrette a risarcire i clienti in caso di concessione abusiva del prestito.
Per superare tali nodi, la proposta di Michelotti, sarebbero da “eliminare le asimmetrie tra diritto fallimentare e bancario, innestando in quest’ultimo norme che obblighino il sistema creditizio ad erogare il finanziamento quando il trattamento che le banche riceverebbero dalla chiusura delle imprese sia peggiore di quello proposto col risanamento che deve risultare affidabile in base ad un piano aziendale ragionevole e fattibile”.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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