Durante l’esplosione della pandemia Covid, il Dl Rilancio ha disposto l’esonero dal pagamento del saldo 2019 e dell’acconto 2020 nei confronti di soggetti con determinati requisiti. Alcuni contribuenti, ritenendo di rientrare tra gli esclusi, non hanno effettuato il pagamento. In seguito, però, è emerso che in alcuni casi i pagamenti dovevano essere effettuati per effetto del mancato rispetto dei limiti comunitari in tema di aiuti di stato.
Sull’obbligo di pagare quanto dovuto si sono registrati una serie di rinvii dei termini fissati: l’ultima data era quella del 31 gennaio 2022. Ma con un emendamento al decreto Milleproroghe (DL n. 228/2021), di cui si sta discutendo la conversione in legge, approvato dalle commissioni riunite affari costituzionali e bilancio della Camera, il termine è stato ancora una volta spostato: ora è il 30 giugno 2022, entro cui le aziende coinvolte devono regolarizzare i versamenti Irap, di cui al comma 5, art. 42-bis, DL n. 104/2020.
Dunque, le imprese dispongono di un ulteriore periodo di tempo che potrà essere utilizzato per valutare se hanno correttamente fruito dell’esonero dei versamenti in esame o se invece sono tenute a versare, in tutto o in parte, gli importi originariamente non corrisposti.
Infatti, la Commissione europea (comunicazione n. 8442/2021) ha nuovamente modificato il “Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato”, aumentando i massimali per le misure previste nelle sezioni 3.1) e 3.12).
Il Dl Rilancio, si ricorda, prevede che gli importi da restituire non comprendono interessi e sanzioni.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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