Un totale di 8 miliardi di euro, senza scostamenti di bilancio, per sostenere l’economia in una fase difficile. Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il via libera a due decreti: uno per frenare i rincari delle bollette, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per aumentare il gas prodotto a livello nazionale; l’altro per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti alternative.
Non solo, nei provvedimenti approvati dal Cdm all’unanimità, hanno trovato spazio anche misure importanti per l’automotive, nell’ambito del rilancio delle politiche industriali, e per la pubblica amministrazione.
Dei 37 articoli, i primi otto sono dedicati agli interventi urgenti, con l’obiettivo di contenere la spesa di famiglie e imprese nel corso del secondo trimestre, un intervento che “supera i 5 miliardi e mezzo”, spiega in conferenza stampa il ministro dell’Economia, Daniele Franco. In dettaglio gli interventi per le famiglie arrivano a circa 2,6-2,7 miliardi: “l’intervento sugli oneri di sistema per 1,8 miliardi dei 3 miliardi complessivi. Poi le famiglie beneficiano dell’intervento sull’Iva che vale circa 400 milioni e dell’intervento sul bonus sociale. Questi sono tutti sul lato delle famiglie, quindi 2,6-2,7 miliardi”. Sul lato delle imprese, ha aggiunto Franco, “c’è la restante parte degli oneri sistema sull’elettricità e sul gas, l’intervento sulle energivore, l’ultimo intervento sulle ‘gasivore’ per 2,8-9 miliardi e poi 700 milioni ripartiti tra Regioni, servizio sanitario e dall’altro lato servizi degli enti locali, città metropolitane, province e comuni”.
Nello specifico, le misure messe in campo dal governo vanno dall’azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022, al rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas; dal contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese energivore e per le imprese a forte consumo di gas naturale alle semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Spazio anche a misure per fronteggiare l’emergenza caro energia attraverso il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento di gas naturale a prezzi equi.
Il decreto si basa su “4 colonne: semplificazione per gli impianti rinnovabili, una misura che mira ad aumentare il gas prodotto a livello nazionale, la sicurezza nazionale quindi gli stoccaggi e una misura innovativa sui biocarburanti”, spiega il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Il Governo ha intenzione di intervenire sulla produzione nazionale di gas “per arrivare a circa 5 miliardi di metri cubi” di produzione nazionale dagli attuali 3,2 miliardi, su un totale di consumi nazionali di circa 70 miliardi”.
Per l’automotive un miliardo all’anno per otto anni
Per il settore dell’automotive viene stanziato “1 miliardo all’anno per otto anni per accompagnare il processo di transizione”, evidenzia il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, spiegando che si tratta di una iniziativa “importante” da parte dello Stato ma che “questo serve soprattutto a convincere tutti i soggetti della filiera investire e affrontare questa sfida con a fianco lo Stato”. Inoltre “a breve prevediamo un decreto con incentivi per le auto ecologiche, e non parlo solo delle elettriche ma anche delle ibride”.
Il decreto istituisce, inoltre, l’Anagrafe dei dipendenti della Pubblica amministrazione attraverso un censimento permanente che si avvale della base dati del personale della Pa istituita presso il ministero dell’Economia e che sarà fondamentale per completare la digitalizzazione del settore pubblico. L’Anagrafe sarà propedeutica alla realizzazione del fascicolo elettronico del dipendente.
Questo intervento viene attuato dal governo senza chiedere scostamenti di bilancio e ha l’obiettivo di “sostenere l’economia in questa fase difficile, abbiamo avuto una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell’attività in Italia e altri Paesi connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia”, dice in conferenza stampa Franco. “Ovviamente ogni decisione dipende dall’evoluzione delle circostanze, ma in uno scenario economico in cui, dopo questa fase di rallentamento nel primo trimestre – rallentamento che cerchiamo di contenere anche con questo decreto – ci aspettiamo una ripresa più accentuata nel secondo trimestre e poi i trimestri successivi”.
Ok in Cdm alla norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, che subordina la concessione dei bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Una misura che garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri. Prevista inoltre la “possibilita’ di due ulteriori cessioni” per i crediti dei bonus edilizi “solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo” e viene stabilito che “al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. E nel caso in cui il tecnico abilitato esponga “informazioni false o ometta di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso o attesti falsamente la congruità delle spese, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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