Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”, contenente misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo dei comuni, la valorizzazione delle terre alte ed a contrastare lo spopolamento di tali territori.
Un Dpcm apposito, da adottare nei 45 giorni successivi all’entrata in vigore della nuova legge quadro, fornirà la definizione della montagna, del suo territorio e dei comuni montani.
Con la nuova legge quadro sulla montagna va in pensione la legge Fanfani del 1962.
Utilizzando la Strategia Nazionale per la Montagna Italiana (SNAMI), saranno individuate le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali, il godimento effettivo dei diritti fondamentali della persona nei territori montani.
Stanziati 100 milioni per l’anno 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.
Nello specifico, gli interventi del governo prevedono aiuti nei settori delle Pmi, dei mutui su prime case, dei rifugi di montagna, delle professioni.
Sarà riconosciuto un credito di imposta per la durata di tre anni alle piccole e medie imprese condotte da giovani (con meno di 36 anni) che avvieranno un’attività in un comune di montagna.
Settore prima casa – Per i cittadini con età inferiore a 41 anni che si trasferiscono in comuni fino a 2.000 abitanti è prevista una detrazione dall’imposta lorda pari al 100% degli interessi passivi per i mutui prima casa, entro un ammontare di 500 euro e pari all’80% sulla parte degli interessi passivi che va da 500 a 1.125 euro.
Rifugi di montagna – Saranno individuate le strutture ricettive situate in zone disagiate o isolate di montagna e idonee al ricovero e ristoro ma anche al soccorso di sportivi ed escursionisti. Le caratteristiche funzionali dei rifugi, comprese quelle degli scarichi e degli impianti di smaltimento, potranno prevedere requisiti igienico-sanitari minimi anche in deroga alla normativa statale.
Medici e sanitari – Riconosciuti incentivi a medici e operatori sanitari che si trasferiscono a lavorare negli enti montani: avranno una corsia preferenziale per concorrere a direttore sanitario. Inoltre, sarà loro concesso un credito d’imposta per l’affitto o l’acquisto di un immobile ad uso abitativo in un municipio di montagna.
Insegnanti – Premialità anche al settore didattico: agli insegnanti che prestano servizio in aree montane con contratti a termine sarà dato un maggior punteggio. Anche costoro potranno accedere al credito d’imposta per la casa riconosciuto ai medici.
Infine, istituito un credito di imposta per imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani e che investono in pratiche benefiche per l’ambiente ed il clima.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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