La maggioranza si divide sulla transizione ecologica. Dopo la decisione della Commissione europea di includere nucleare e gas nell’elenco delle forme di approvvigionamento energetico sostenibili, il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali fanno quadrato contro una decisione ritenuta inaccettabile.
“Un passo indietro, che ignora le critiche degli esperti”, per il presidente M5s, Giuseppe Conte, che assicura: “Il M5S contrasterà questa soluzione in tutte le sedi. Il futuro è nel segno di rinnovabili, risparmio energetico e tutela dell’ambiente”.
Sul fronte opposto, esulta la Lega. “Più gas, per pagare bollette meno care, e avvio della ricerca sul nucleare pulito e sicuro. Bene l’Europa, ora il governo Draghi sia conseguente e abbandoni i No ideologici”, spiega il leader della Lega. Più cauta Forza Italia che considera “l’inclusione di gas e nucleare nella tassonomia inevitabile”, ma invita non dimenticare che “queste fonti presentano delle criticità”.
Come sempre accade in Italia ci si divide su tutto. E la contrapposizione porta a trascurare la via di mezzo, che è sempre, quasi sempre, la via giusta.
Il nucleare rappresenta una fonte di produzione elettrica che in Italia è stata cancellata da un referendum popolare. In astratto sembra una cosa giusta. Ma poi alla resa dei conti si presenta solo come una mossa populistica e basta. Nella nostra nazione il nucleare è fuori legge, considerato troppo pericoloso. Però ai nostri confini, un po’ ovunque, ci sono centrali nucleari operative. In caso di disastro è chiaro che i confini non avrebbero alcun senso. Quando ci fu il disastro di Kernobil, nell’attulae Ucraina, le conseguenza ci furono in tutta Europa. Lo stop al nucleare avrebbe senso se fosse globale, su tutta la terra.
Il risultato è che l’Italia è a rischio nucleare, ma non producendo energia in questo modo, è costretta ad acquistarla da quei paesi che la producono, al nostro confine, sfruttando questa tecnologia.
Per il gas il discorso è diverso. Si tratta di una risorsa destinata in un lasso di tempo più o meno breve ad esaurirsi. Al di là del fattore ambientale, che è sicuramente rilevante,i costi sono in aumento. E il rischio di trovarsi a breve in una condizione di dipendenza assoluta è altissimo.
Quando alle fonti rinnovabili sono in astratto l’ideale. Economiche, pulite, praticamente inesauribili. Ma al momento di parla di un qualcosa che non c’è. Qualche anno fa andavano di moda gli specchi solari. Alla fine si è visto che il costo per la produzione al momento è insostenibile. Le pale eoliche hanno un impatto ambientale insostenibile per alcuni. Lo fonte più promettente, sulla carta, è quella che sfrutta le maree. Ma siamo lontanissimi da un sistema efficiente. Stesso discorso riguarda le fonti legate allo sfruttamento delle sorgenti geotermiche.
Purtroppo non esiste la ricetta ideale. L’energia è indispensabile per andare avanti. In ogni caso la produzione ha problematiche non indifferenti. Non esiste la ricetta per la soluzione perfetta. Il petrolio ed il carbone inquinano, il nucleare è pericolosissimo, il gas ha altre problematiche. Invece di perdersi in polemiche stucchevoli razionalmente la cosa giusta è sfruttare tutte le risorse a disposizione. Con la speranza, che è una certezza, che col tempo diventeranno sempre più sicure. Sapendo però che la perfezione non esiste.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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