Dieci giorni a casa per i neo papà. Il lavoratore che diventa papà (o che adotta un bambino) avrà diritto a 10 giorni di congedo obbligatorio e ad un giorno di astensione facoltativa, retribuiti al 100%. Il congedo dovrà essere fuito nei primi 5 mesi di vita (o entro 5 mesi dall’entrata in faiglia del bambino adottato). E’ l’effetto di una disposizione contenuta nel disegno di legge di bilancio del 2022.
Non si tratta di una novità assoluta. E’ dal 2013 che la Fornerò introdusse questa normativa, ma si trattava di una norma sperimentale.
L’obiettivo è di una maggiore condivisione tra i genitori della cura dei figli.
Nel disegno di legge è contenuto anche una delega per concedere al padre ulteriori periodi di estensione dal lavoro (al momento è concesso solo in caso della morte della madre).
Si tratta di una norma che va certamente nella direzione della parificazione di diritti tra uomo e donna. In genere si va in direzione opposta, sono le donne ad avere una parificazione di diritti. Stavolta sono gli uomini a godere di facilitazioni in genere concesse solo alle donne.
C’è anche da dire che sin qui (il decreto non è stato ancora approvato, ma come visto la norma in via sperimentale è del 2013) sono ancora le donne in larghissima percentuale a sfruttare la facoltà concessa (ovviamente parliamo dei casi in cui c’è l”opzione di scelta tra i due genitori). I padri non arrivano ad un terzo. I dipendenti del settore privato sono appena il 21%. Ma il numero cresce di anno in anno.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
Comments are closed.