Nel periodo gennaio-maggio 2022 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio di competenza, sono aumentate, complessivamente, del 10,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, portando nelle casse dello Stato, complessivamente, 188.674 milioni di euro (+18.562 milioni di euro). Il dettaglio dell’analisi statistica è consultabile nel consueto Bollettino mensile disponibile sul sito dal dipartimento delle Finanze, insieme alle appendici statistiche, e alla Nota tecnica
I tecnici del dipartimento spiegano che il significativo balzo in avanti è dovuto, in primo luogo, al trascinamento degli effetti positivi sulle entrate conseguenti, dal 2021, alle misure adottate dai decreti “Rilancio” e “Agosto” nel biennio 2020-2021, per far fronte alla pandemia, tramite proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti anche rateizzati. Altro fattore determinante è stato l’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’Iva.
Il focus dedicato al mese di maggio conferma valori in crescita, registrando un gettito pari a 40.363 milioni di euro, 4.283 milioni di euro in più rispetto a maggio 2021: dell’incremento 1.613 milioni di euro (+10,2%) arrivano dalle imposte dirette e 2.670 milioni di euro (+13,2%) dalle imposte indirette.
Impose dirette
Da gennaio a maggio le imposte dirette hanno incassato 95.939 milioni di euro, registrando un aumento pari a 5.167 milioni di euro (+5,7%).
Dall’Irpef provengono 81.566 milioni di euro, 1.818 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+2,3%). In particolare si fanno notare in numeri in crescita relativi alle ritenute sui redditi dei dipendenti privati il cui gettito sale per un valore pari a 1.413 milioni di euro (+3,9%), e a 359 milioni di euro (+7,1%) per i lavoratori autonomi. Segno opposto per le ritenute dei lavoratori del settore pubblico che scendono per un valore pari 318 milioni di euro (-0,9%).
In crescita l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+ 1.303 milioni di euro, +156,4%) grazie al vento a favore proveniente dal mercato del risparmio gestito nel 2021.
Guadagna posizioni rispetto allo stesso periodo del 2021 anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni che può vantare un incremento del 102,7% (+1.038 milioni di euro) trainato dal trend in salita delle forme pensionistiche complementari a fine 2021 rispetto al 2020, e ai rendimenti.
Rispetto ai primi cinque mesi del 2021 diminuisce, invece, l’Ires che perde 126 milioni di euro (-6,9%).
Da segnalare l’avanzamento dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale, pari a 245 milioni di euro (+5,8%). Decisamente in salita il contributo all’Erario proveniente dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche che aumentano per un valore pari a 297 milioni di euro (+32,1%).
Andamento positivo, infine, anche per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+ 1.303 milioni di euro, +156,4%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021.
Imposte indirette
Ancora più soddisfacente il risultato registrato dalle imposte indirette con un gettito che raggiunge i 92.735 milioni di euro con incremento pari a 13.395 milioni di euro (+16,9%). Principale artefice della performance positiva è l’Iva, che ha guadagnato 10.199 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno (+19,8%), in particolare a rilevare è la componente proveniente dagli scambi interni che ha evidenziato un incremento di 6.927 milioni di euro (+15,1%), mentre l’Iva sulle importazioni ha registrato un aumento di 3.272 milioni di euro (+59,9%). Quest’ultimo dato deriva, in larga parte, dall’aumento del prezzo del petrolio.
Alzano l’asticella anche le entrate relative all’imposta di bollo (+678 milioni di euro, +21,2%) e di registro (+243 milioni di euro, +11,9%), scende l’imposta sulle assicurazioni (-5 milioni di euro, -1,3%).
Giochi
In salita anche le entrate provenienti dai giochi che ammontano a 6.052 milioni di euro (+1.599 milioni di euro, +35,9%).
Accertamento e controllo
Dall’attività di accertamento e controllo sono recuperati 5.043 milioni di euro (+2.090 milioni di euro, +70,8%) di cui: 2.881 milioni di euro (+1.510 milioni di euro, +110,1%) dalle imposte dirette e 2.161 milioni di euro (+580 milioni di euro, +36,7%) dalle imposte indirette. Il risultato non è confrontabile con lo stesso periodo dello scorso anno a causa della sospensione dell’attività di riscossione disposta fino al 31 agosto 2021 dal decreto “Sostegni-bis”.
fonte fiscooggi.it