La notizia è questa: grazie al disegno di conversione in legge del D.L. n. 152/2021, il cosiddetto “Decreto PNRR”, il commerciante o il professionista che non accetta di effettuare un pagamento con bancomat o carta di credito, dal 2023 sarà sanzionabile con una multa di 30 euro, più il 4% dell’importo della transazione rifiutata.
E’ facile intuire le motivazioni alla base di tutto ciò: il Governo spinge sempre più verso la diminuzione di circolazione di denaro contante. Il perché è facilmente intuibile: in questo modo diminuisce in maniera drastica la possibilità di evasione fiscale. Per assurdo se si arrivasse ad abolire del tutto la moneta, e fare tutti i pagamenti in forma digitale, sarebbe un colpo mortale alla criminalità. Nessuno, per dirne una, pagherebbe stupefacenti con una carta di credito o con un bancomat. Non avrebbero senso le rapine.
La strada è giusta, ma il percorso è ancora lunghissimo. Gli ostacoli sono essenzialmente due. Il primo, di dare tecnologica: bisogna dare la massima sicurezza al sistema. Perché la criminalità sposterebbe immediatamente i suoi interessi altrove. La clonazione delle carte, o addirittura l’hakheraggio dei sistemi bancari diventerebbe la priorità criminale.
C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione: il costo dei pagamentii digitali. Senza un intervento sulle banche che renda gratuita una tale operazione sarà sempre difficile trovare il favore della popolazione.
Se la direzione in cui intende muoversi il governo è quello del favorire la circolazione di denaro digitale, questo non può comportare costi.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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