Presentata dal Premier Mario Draghi e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2021 (in sigla NADEF), che contiene alcune anticipazioni su quella che sarà la Manovra 2022.
Il testo, approvato in Consiglio dei Ministri il 29 settembre scorso, fornisce importanti indicazioni sulle politiche economico-finanziarie decise dal Governo, alla luce delle previsioni macroeconomiche del triennio 2022-2024.
Queste ultime evidenziano, secondo quanto scrive il Ministro Franco, uno “scenario di crescita dell’economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico”.
Il miglioramento dei principali indicatori di crescita e di indebitamento rispetto alle stime precedenti del DEF influenzeranno le misure della prossima Legge di Bilancio, consentendo, si legge nella presentazione della Nota di Aggiornamento, di “coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di diverse misure di rilievo economico e sociale”, fra cui si citano il potenziamento del sistema sanitario e la proroga del Superbonus 110%.
Sempre in un’ottica di sostegno alle famiglie il NADEF indica tra le riforme in cantiere la riduzione del cuneo fiscale, la riforma degli ammortizzatori sociali, la messa a regime dell’assegno unico universale ed il rinnovo dei contratti pubblici.
Analizziamo le novità in dettaglio.
Nella Nota di Aggiornamento non manca l’accenno al riordino delle misure economiche di sostegno alle famiglie con figli, attraverso l’introduzione del cosiddetto “assegno unico”.
Dal documento emerge infatti che nelle prossime Manovre di bilancio ci sarà spazio, oltre che per una “riforma degli ammortizzatori sociali e un primo stadio della riforma fiscale”, anche per l’assegno unico il quale “verrà messo a regime”.
E’ utile ricordare che nel periodo 1° luglio 2021 – 31 dicembre 2021 è stata introdotta la possibilità di ricevere, per coloro che non rientrano tra i beneficiari dell’assegno per il nucleo familiare (ANF), un sussidio mensile temporaneo, parametrato all’ISEE. In parallelo, è aumentato l’importo mensile degli ANF in misura pari a:
37,50 euro al mese per ciascun figlio per i nuclei fino a due figli;
55,00 euro al mese per ciascun figlio se il nucleo è composto da almeno tre figli.
Si tratta, come ricorda la NaDef, di “interventi limitati al secondo semestre 2021, in attesa dell’attuazione della legge delega per il riordino, la semplificazione e il potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico, attraverso l’istituzione dell’assegno unico universale”.
In tema di riduzione del cuneo fiscale, inteso come il rapporto tra il costo del lavoro e le imposte che gravano su di esso, il documento programmatico evidenzia che le previsioni macroeconomiche positive per il triennio 2022-2024 consentiranno di perseguire un ulteriore “alleggerimento del carico fiscale”.
L’intenzione dell’esecutivo è avviare “la prima fase della riforma dell’IRPEF”, con lo scopo di rafforzare la crescita del Prodotto interno lordo. Non a caso, tra i venti Disegni di legge (DDL) collegati alla manovra di bilancio 2022-2024, elencati nella Nota di aggiornamento, figura proprio la delega sulla riforma del fisco.
Peraltro, come risultato del “relativo impulso fiscale, la crescita del PIL prevista nello scenario programmatico è pari al 4,7 per cento nel 2022, 2,8 per cento nel 2023 e 1,9 per cento nel 2024”.
In tema di pressione fiscale, le stime evidenziano per il 2021 un calo di circa 0,9 punti percentuali, collocandosi al 41,9% del PIL. Nel 2022 il carico fiscale si “manterrà pressoché stabile, al 42,0 per cento, fino mentre per gli anni seguenti è atteso un calo medio di circa 0,2 punti di PIL all’anno, fino a raggiungere il 41,5 per cento del PIL nel 2024”.
Di conseguenza, ancora la NADEF, al netto del beneficio fiscale rappresentato dal trattamento integrativo pari a 100 euro mensili, la pressione fiscale “passerebbe dal 41,2 per cento del 2021 al 40,9 per cento nel 2024”.
I servizi sociali garantiti dai Comuni saranno oggetto di modifica nella prossima Legge di bilancio. L’obiettivo dichiarato del Governo Draghi, riportato sempre nella Nota di aggiornamento, è “orientare gradualmente l’utilizzo del Fondo di solidarietà comunale, già incrementato dalla legge di bilancio 2021” in modo da garantire a regime la presenza di “un assistente sociale ogni 6.500 abitanti”.
All’interno della NADEF c’è spazio anche per le misure a sostegno della disabilità, laddove si anticipano provvedimenti volti “a potenziare il trasporto scolastico di studenti disabili delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”.
Inoltre, sempre in tema di DDL a completamento della Manovra 2022-2024 figura la “Legge quadro per le disabilità”.
Stando alle anticipazioni contenute nella Nota di Aggiornamento con la prossima Legge di bilancio 2022-2024 sarà “rafforzato il sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l’accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione”.
Inoltre, risorse aggiuntive “saranno destinate ai rinnovi dei contratti pubblici”.
Accanto al rafforzamento del sistema sanitario, il documento del Governo dedica attenzione ad altre misure che saranno oggetto di proroga con la Manovra 2022-2024. In particolare si fa riferimento a “misure di rilievo economico e sociale” quali ad esempio “gli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici”.
Si ipotizza in tal senso una proroga al 31 dicembre 2023 del Superbonus 110%, la cui scadenza è attualmente fissata al:
30 giugno 2022 per le spese sostenute dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di impresa, arte o professione, per interventi su edifici unifamiliari o su unità immobiliari, funzionalmente indipendenti e dotate di uno o più accessi autonomi dall’esterno, situate all’interno di edifici plurifamiliari;
30 giugno 2022 per le spese sostenute dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di impresa, arte o professione, riguardanti edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate (prevista inoltre una proroga al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno precedente sono stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo);
31 dicembre 2022 per i condomìni;
30 giugno 2023 per gli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) oltre che dagli enti in possesso delle stesse finalità sociali degli IACP, costituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing” per gli interventi di risparmio energetico (è altresì ammessa una proroga al 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno precedente i lavori effettuati ammontano ad almeno il 60% dell’intervento complessivo).
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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