Dopo l’inserimento nel testo della Manovra per il 2022 delle nuove aliquote Irpef ed il taglio Irap, sono state raggiunte altre intese in vari settori.
Chiusa la discussione in sede di Commissione Finanze al Senato, il provvedimento è al vaglio dell’Aula da cui dovrebbe uscire nella giornata di domani (con voto di fiducia); a seguire, dopo Natale, la Camera dovrà dare l’assenso definitivo senza ritoccare il testo. L’approvazione deve arrivare per il 30 dicembre.
Novità in tema di pagamento dei debiti esattoriali: i contribuenti che riceveranno le cartelle fiscali dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 potranno fruire di 180 giorni per eseguire il pagamento.
Disco rosso, invece, per gli avvisi di accertamento esecutivo e gli avvisi di addebito Inps: la disposizione non si applica a questi atti in quanto non è stata trovata la copertura finanziaria.
Con decisione della Commissione Finanze del Senato viene ritoccato il Dl n. 146/2021 (Fisco/Lavoro) che prevedeva l’applicazione dell’Iva su alcuni proventi del settore no profit.
Dunque, la disposizione si applicherà dal 2024.
Restano escluse dall’esenzione le sole organizzazioni di volontariato e le Aps che abbiano conseguito ricavi annui non superiori a 65mila euro.
Deciso dalla commissione al Senato il rinvio della tassa sui tavolini fino al 31 marzo 2022. Quindi, gli esercenti interessati non saranno tenuti al pagamento del Canone Unico patrimoniale per il per il primo trimestre del nuovo anno. Accolta anche la richiesta delle associazioni di categoria per comprendervi gli ambulanti.
Il credito d’imposta c.d “bonus acqua” sarà in essere fino al 31 dicembre 2023. Si tratta del credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare e per il miglioramento qualitativo delle acque potabili erogate da acquedotti. Previste, però, risorse economiche più contenute.
Le aziende con 250 dipendenti o più che vogliono chiudere uno stabilimento con almeno 50 dipendenti, saranno tenute a comunicare per iscritto un piano per circoscrivere l’impatto che si avrà sui lavoratori. L’invio della nota dovrà avvenire entro 60 giorni e avrà come destinatari sindacati, regioni interessate, ministero del Lavoro, Mise e Anpal. Questi avranno 30 giorni per discuterne.
I datori di lavoro che non invieranno detta comunicazione dovranno pagare il doppio del contributo di licenziamento (L. n. 92/2012).
Nel testo per la conversione in legge del decreto sul Recovery fund (Dl n. 152/2021) è stata inserita la norma che stabilisce sanzioni per tutti coloro che non accettano pagamenti con POS.
La multa va a un minimo di 30 euro a cui va aggiunto il 4% del valore della transazione non accettata.
La novità, però, sarà in vigore dal primo gennaio 2023.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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