Si dice spesso, ne abbiamo parlato a proposito della Pandemia, che le grandi calamità alla fine danno per assurdo un’accelerata incredibile all’umanità. Vedremo se accadrà lo stesso dopo questa guerra insensata tra Russia e Ucraina. Il mondo occidentale ha scoperto la sua fragilità vista la dipendenza dal gas e dal petrolio russo. Sin qui viene da pensare che in pochi si siano davvero preoccupati della cosa. E’ molto più semplice, magari non proprio economico, ma certamente semplice, non fare cambiamenti.
L’emergenza di questi giorni però ha cambiato le cose. La crii finirà, prima o poi, speriamo prima. Ma intanto il problema è stato evidenziato. E si studiano alternative.
Un articolo di Repubblica ha fatto il punto sui passi in avanti fatti in questo campo.
Il settore energetico vive una fase di profonda trasformazione. La transizione verso la produzione di energia verde e sostenibile coinvolge imprese e filiere del settore che stanno cercando di rispondere alle spinte che giungono dalla politica e dall’opinione pubblica. Tra le energie rinnovabili protagoniste della rivoluzione green, l’idrogeno rappresenta il futuro su cui numerose aziende e startup stanno concentrando le loro risorse per studiare un sistema per renderlo sempre più accessibile e conveniente.
La startup Resoh+, provando ad adattare la tecnologia del settore ceramico al campo delle celle a combustibile a ossidi solidi, ad esempio, ha progettato e ideato un sistema che mira a produrre batterie ceramiche reversibili in grado di generare energia dall’idrogeno e idrogeno dall’acqua. Una soluzione che potrebbe velocizzare la transizione, portando l’utilizzo delle energie rinnovabili a un nuovo livello.
Questo sistema messo a punto da un team di ingegneri, geologi e ricercatori internazionali e non a caso nato a Sassuolo, cuore del distretto della ceramica, potrebbe rappresentare una soluzione in grado di abbattere i costi di produzione e implementare il rendimento elettrochimico della batterie a idrogeno. In sostanza la transizione verso le energie rinnovabili potrebbe avvenire con una spesa nettamente inferiore rispetto a quella attualmente calcolata per sostituire le vecchie tecnologie inquinanti
Soluzioni di questo tipo rappresentano una grande opportunità e darebbero una spinta importante alle imprese che vogliono investire in energia pulita. Il governo italiano, attraverso il Pnrr, ha deciso di puntare proprio sull’idrogeno come fonte di energia rinnovabile, ponendosi sia obiettivi di lungo termine, sia scadenze più a breve termine legate alla ricerca sull’idrogeno (giugno 2022) .
La possibilità di ridurre i costi legati ai consumi energetici tramite investimenti in efficienza e accelerare la decarbonizzazione è l’obiettivo principe delle imprese e di tutta la filiera produttiva. La transizione è anche un’opportunità di sviluppo per tutto il comparto. Un rapporto di Federmanager evidenzia che la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia interessa 99mila imprese della filiera delle Fer (Fonti Energia Rinnovabile) con 304mila addetti. La filiera dell’energia elettrica italiana conta 30 miliardi di euro di valore aggiunto e produce 177 miliardi di fatturato. Vanta 23.500 imprese per circa 215mila addetti. Il governo italiano, attraverso il Pnrr, ha deciso di puntare proprio sull’idrogeno come fonte di energia rinnovabile, ponendosi obiettivi a breve termine da soddisfare entro giugno 2022.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
Comments are closed.