La notizia del giorno è l’istitutione di un programma straordinario di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Lo prevede il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”.
Il piano si articola in due filoni: il primo, inaugurato dal protocollo d’intesa siglato a ottobre dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, punta ad accrescere le conoscenze e le competenze dei lavoratori pubblici agevolando, grazie alla collaborazione della Crui, l’iscrizione a corsi di laurea e master presso tutte le Università italiane; il secondo prevede l’avvio di programmi formativi specifici per sostenere le transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a cominciare da quella digitale, con partner pubblici e privati, nazionali e internazionali.
E con un’attenzione particolare riservata alla formazione sulla cybersecurity, oggetto di un progetto già avviato con il Ministero della Difesa.
“Il Piano strategico per lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione riguarda sia gli ambiti ‘tradizionali’, giuridici ed economici, sia lo sviluppo di competenze manageriali e organizzative fondamentali per il Pnrr”, ha spiegato Marcello Fiori, Capo del Dipartimento della Funzione pubblica.
“Il modello di riferimento per la formazione sulle competenze digitali è il progetto ‘Syllabus’ del Dipartimento della Funzione pubblica che, organizzato in cinque aree e tre livelli di padronanza, descrive l’insieme minimo delle conoscenze e abilità che ogni dipendente pubblico deve possedere per partecipare attivamente alla transizione digitale. La formazione si svolge sulla piattaforma online del Dipartimento, che consente di verificare le competenze di partenza e quelle ‘in uscita’.
Al dipendente viene rilasciato un ‘open badge’ che riporta i corsi frequentati e i test superati e i dati complessivi saranno registrati in un ‘fascicolo delle competenze’, parte integrante del ‘fascicolo del dipendente’, realizzato anche grazie al coinvolgimento di Sogei nel progetto. Oggi parte un avviso pubblico, aperto fino al 31 gennaio, rivolto a tutti gli operatori di mercato che vogliono essere coprotagonisti del processo di innovazione della PA fornendo in via sperimentale contenuti formativi per i dipendenti pubblici. Tim e Microsoft sono apripista con le loro proposte formative”, ha spiegato.
Se anche “l’orso” della Pubblica amministrazione si muove in questa direzione, a maggior ragione deve essere così anche per il mondo delle imprese. E’ evidente a tutti che la rivoluzione tecnologica scute alla fondammenta un mondo apparentemente inamovibile come quello dell’apprendimento. La pandemia ha solo accelerato alcuni processi. L’apprendimento soprattutto per il mondo della formazione aziendale e delle professioni deve prcedre alla velocità del cambiamento. L’apprendimento è ormai, e lo sarà ancora di più in futuro, il primo motore per tenere il passo e vivere da protaginista le sfide presenti e future.
La necessità di una formazione mirata ed attenta alle nuove tematiche tecnologiche sarà decisiva per il mondo delle imprese.
Il pubblico è prigioniero di meccanismi sindacali e politici che non hanno futuro efficiente. Ma abbiamo cisto che anche in questo ambito si muove qualcosa. Vediamo cosa acacdrà
Il genere umano ha uno spirito di sopravvivenza e conservazione istintivi.
Vedremo a stretto dire chi sarà in grado di procedere in questa direzione, quella del cambiamento nel senso di una maggiore formazione del personale. La scommessa è qui. Bisogna investire in questo settore. Come per tutti gli investimenti c’è un rischio. Ma la strada è questa, non ci sono dubbi. La scommessa degli anni a venire, a partire dal 2022 appena iniziato, è questa.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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