Come sempre è accaduto nei secoli scorsi, dopo un periodo di grandi difficoltà, per guerre o per epidemia, c’è un momento di grande rinascita. Basti pensare a quello che è stato il dopo guerra in Italia (e non solo). E, volendo restare nel campo delle epidemie, dopo una delle più famose, quella della peste a Firenze, c’è stato il Rinascimento. Non c’è alcun automatismo, sia ben chiaro. MA in genere da sempre nei momenti di grande difficoltà l’essere umano riesce a dare il meglio di se. Si sperimentano nuove cose. Ed alla fine sorgono grandi opportunità.
In attesa che si possa uscire da questo incubo, possiamo già immaginare quelle che potrebbero essere i grandi miglioramenti. Il primo, in campo medico, viene dalla nuova tecnologia messa a punto per i vaccini “Rna messaggero”. Inutile stare qui a ripetere come funziona questo tipo di vaccino. Era da tempo allo studio, ma il Covid ha dato un grande impulso. Ora questa stessa “tecnologia” è ipotizzabile possa essere utilizzata anche in altri ambiti. Ad esempio nella lotta contro i tumori.
L’altro effetto collaterale, in questo caso certamente benefico, della pandemia, è dato dall’accelerazione nel campo della digitalizzazione. Lo smart working e non solo. Lo sviluppo della digitalizzazione porterà effetti benefici in tutti i settori. Anche in quelli più “improbabili”, in apparenza, ovvio. E’ dii questi giorni la nascita nel Nord est dell’Italia, tra Treviso e Pordenone, dell’Its (Istituto tecnico superiore) dell’arredo. Un progetto che è già realtà in Germania. Si tratta di preparare i giovani a gestire macchinari altamente tecnologici che si usano nelle fabbriche. In Germania si fanno grandi investimenti proprio nella formazione dei giovani in questo ambito. In Italia siamo indietro in questo ambito, ma qualcosa si muove. Un imprenditore friulano, impegnato nel campo della produzione dei semilavorati per arredamento, insieme ad altri 7 imprenditori è al lavoro per dare vita al nuovo ITS per la digitalizzazione dei processi produttivi del mobile. Si partirà a settembre a Pordenone.
Il corso post diploma, una sorta di scuola di specializzazione si avvarrà della collaborazione dell’Università di Pordenone. Un corso del genere già esiste in Brianza.
L’idea non è solo quella di formare i giovani, ma anche di dare impulso all’innovazione tecnologica in tal senso.
Va da se che la stessa cosa può tranquillamente essere ipotizzata anche in altri ambiti produttivi. La digitalizzazione è la grande scommessa del dopo pandemia.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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