La guerra tra Russia e Ucraina è la prima in territorio europeo dopo la II Guerra Mondiale. Il che significa che è la prima dopo l’era atomica.
L’ipotesi di una guerra “tradizionale” tra super potenze è da scartare. Una simulazione ha dimostrato come in 45 minuti si potrebbe arrivare tranquillamente ad una cifra di morti di decine e decine di milioni. Il potenziale atomico è tale che è facile immaginare come un conflitto totale porterebbe alla fine del genere umano.
La guerra oggi tra le grandi potenze di combatte a livello economico. Putin è in grandissima difficoltà dopo le sanzioni. E più passa il tempo peggio sarà.
MA c’è un nuovo tipo di guerra inimmaginabile appena qualche anno fa che spaventa tutti: la guerra cybernetica.
Nei giorni scori Comuni e Regioni, reti ferroviarie, linee aeree, banche, aziende e strutture sanitarie sono finite in uno stato di allerta. L’allarme vale per tutti: la sicurezza informatica è in grave pericolo. Un allarme lanciato dal Csirt, un acronimo che sta per Computer security incident respons team, il massimo organismo per la cybersicurezza nel nostro Paese visto che è una costola dell’Agenzia nazionale. È stata una fonte confidenziale che ha fatto lanciare l’alert: la guerra viaggia anche nel cyberspazio. Si è visto in queste ore della sanguinosa guerra in Ucraina come diverse strutture siano già state messo in serio pericolo. Le banche, prima di tutto: nei giorni scorsi l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, è stata più volte sotto attacco degli hacker.
Attacchi respinti, come è già successo dall’inizio del conflitto ucraino-russo per molte banche italiane: è stato calcolato che la sicurezza informatica degli istituti di credito è stata messa a dura prova, gli attacchi sono aumentati di oltre il 20 per cento. Ma tra gli obiettivi sensibili nel mirino degli hacker vengono segnalati soprattutto gli ospedali.
Gli hacker potrebbero voler far inceppare i meccanismi di chi sta prestando aiuti umanitari ai rifugiati in fuga dall’Ucraina. Le azioni di guerra oggi viaggiano veloci nel cyber spazio.
È stato Anonymous che ce lo ha ricordato. L’uomo incappucciato e con il volto coperto, che ha dichiarato «guerra informatica totale a Putin», sta generando una mobilitazione senza precedenti in ogni parte del mondo di hacker e cyberattivisti, pronti a difendere l’Ucraina dalle proprie tastiere.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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