Richemont, colosso del lusso, il gigante del settore che controlla marchi come Cartier e Chloé ha stretto un accordo con Amazon. Come dire: non c’è più religione.
Anche i leader del settore del lusso che rappresentavano l’ultimo comparto ancora “restio” al nuovo deal dell’online e della globalizzazione telematica cedono alle lusinghe di “Amazon” e delle sue logiche di diffusione e penetrazione.
A qualcuno potrà sembrare una novità di poco conto, un fatto quasi scontato. In realtà di tratta di una vera e propria rivoluzione. Un fatto simbolico sinché si vuole, ma che indica un processo ormai incontrovertibile.
Questo accordo tra il colosso del lusso, ed Amazon, mostra come anche un settore estremamente elitario, e di per se, rivolto ad un pubblico ristretto, oltre che chiuso, si “apre” al commercio digitale. Il lusso ha i suoi riti, le sue funzioni. Oltre al “comprare” ed “indossare” un capo di abbigliamento, un gioiello, o anche sono una borsa di lusso, c’è il rito dell’accesso in un dato punto di vendita. Diventa status symbol non sono acquistare ed indossare un certo capo, ma anche essere ammessi nella boutique, nella gioielleria.
C’è un film che ha fatto storia, “Colazione da Tiffany”, che ha esaltato proprio questo rito. Il mondo è certamente cambiato. Oggi anche il lusso dei “pochi” ha ceduto alla diffusione di massa, segnale inequivocabile. Se anche il lusso si compra in rete, è il segnale che sta cambiando tutto.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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