Investire in società che possano aggregare, a loro volta, altre aziende nell’ottica diventare capo filiera. E’ la nuova strategia di Tamburi Imvestment Partners a sostegno del business.
Tamburi Investment Partners, chiamata più semplicemente TIP, è una merchant bank indipendente italiana nata nel 2000. Le principali attività di cui si occupa l’azienda sono l’investimento in equity di minoranza e la consulenza nella gestione e progettazione di fusioni e acquisizioni.
T.I.P. investe in aziende, in accordo con la proprietà, acquisendo quote di minoranza. La novità è che mentre prima si investiva in società guardando solo al loro business, oggi si preferisce investire in realtà che non capaci di frasi aggregatrici di altre aziende, nell’ottica di diventare capo-filiera. Non più dunque esclusivamente singole eccellenze, ma soprattutto consolidatori del mercato.
Abbiamo fatto l’esempio della TIP per parlare di un’idea di sviluppo che dovrebbe essere il fil rouge di chi fa impresa. Se una merchant bank di rilievo nazionale ha deciso di scommettere su certe aziende, è evidente che avranno fatto studi in proposito. E hanno individuato nella capacità di aggregare, di farsi capo cordata di un consorzio, o anche solo di un sistema di imprese collegate a diverso tra di loro, uno degli elementi più importanti per valutare le potenzialità di un’azienda.
Una merchant bank non regala i suoi soldi. Li investe per produrre utili. Se hanno deciso di investire in una certa direzione, sarà il caso di riflettere. Oggi una azienda per essere realmente competitiva sul mercato deve offrire un prodotto completo. Non solo un prodotto fatto bene, magari benissimo. Oggi è vicente chi è in grado di garantire l’intera filiera: dalla scelta dei componenti, alla produzione, alla distribuzione, alla vendita, con annesso il marketing. Facciamo un esempio banale. Quando noi compriamo una mozzarella difficilmente pensiamo alla filiera che c’è alle spalle. Ci sono gli allevatori; c’è chi porta il latte al caseificio; c’è chi materialmente fa la mozzarella; chi la porta al punto vendita; chi la vende. Ma prima ancora c’è un discorso legato al marketing del prodotto stesso, che porta il compratore finale a scegliere quale mozzarella preferire.
Secondo le linee guida di TIP è vincente l’azienda che è in grado di aggregare tutte queste differenti professionalità, e di mettersi alla guida dell’intera filiera. L’esempio fatto, nella sua banalità, serve solo a rendere l’idea di filiera. E’ chiaro che nel caso della mozzarella si tratta di pochi passaggi. Ci sono filiere molto più complesse.
Ma il concetto non cambia. Il futuro è nella capacità di aggregare imprese sulla carta molto diverse tra di loro, ma che afferiscono allo stesso ciclo produzione/vendita. In futuro non sarà vincente chi garantisce l’eccellenza di una singolo prodotto, ma l’eccellenza della filiera.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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