Il problema per l’Italia in questo momento è la bolletta energetica. Per l’Italia e non solo, ovviamente. Dopo la pandemia ci sono stati segnali di grande miglioramento. Ma gli aumenti della bolletta energetica potrebbe finire per andare a bloccare il tutto. Lo sa bene Draghi, lo sanno tutti in Europa.
E’ chiaro che fino a quando non ci sarà la soluzione dei problemi tra Russia ed Ucraina i prezzi resteranno alle stelle. In queste ore si parla di recrudescenza dell’attività prebellica. Ma sono al lavoro le diplomazie di tutto il mondo per cercare di risolvere il problema.
Nella speranza che si possa por rimedio al conflitto, si deve lavorare anche sull’altro fronte. Servono aiuti alle aziende in difficoltà. Serve in sostanza altro debito pubblico.
L’Europa in questi due anni è stata di “manica larga”: la pandemia ha fatto allargare i cordoni della borsa un po’ a tutti. Anzi i Paese cosiddetti frugali non hanno potuto opporsi. Il rischio che gli aumenti del costo dell’energia possa rappresentare per l’economia un costo quasi simile a quello della pandemia c’è tutto.
E qui entra in gioco Draghi. In Italia si parla di contributi a vario titolo di 6/7 miliardi.
Il premier ha annunciato un nuovo pacchetto di misure per imprese e famiglie, atteso in Cdm la prossima settimana. Intervento su più fronti. Il problema sarà a questo punto far “digerire” la cosa all’Unione. Questa emergenza merita lo stesso trattamento che ha avuto l’emergenza sanitaria. Draghi ha personalità e carisma per imporre il suo volere in U.E. Per altro non è solo l’Italia ad essere in difficoltà, ma tutti. Basti pensare che la Germania in primis è in difficoltà, la crescita del suo Pil nel 2021 è stata molto inferiore a quelle delle altre nazioni. Il problema in questo caso non è stato dato dal caro bolletta energetica, ma nasce da altri fattori. In ogni caso anche la Germania ha interesse a che si allarghi la borsa.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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