Una “maxi-detrazione per i contribuenti fiscalmente residenti in Italia, under30 e con un reddito da lavoro di qualsiasi tipologia fino a 28.000 euro” un intervento “modulabile che consentirebbe un reddito imponibile pari a zero e nessuna tassazione”.
A lanciare l’idea è il presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) Matteo De Lise, annunciando che “verrà inviata al nuovo governo e alle forze politiche che siederanno in Parlamento dal 26 settembre per condividere insieme un percorso breve, senza ostacoli, in grado di offrire soluzioni efficaci a favore dei giovani”.
Il vertice del sindacato dei professionisti spiega che “la detrazione massima sarebbe di 6.700 euro con un reddito di 28.000, mentre l’eccedenza verrebbe tassata ordinariamente. Il costo per lo Stato sarebbe di circa 4 miliardi, stando ai dati del 2020, i vantaggi sarebbero enormi: incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro, garantire un’autonomia economica e finanziaria, spingere i consumi, far emergere l’eventuale ‘sommerso’ disincentivando le posizioni irregolari e arginare la fuga all’esterno”. La proposta, secondo il presidente dell’Ungdcec, è pienamente aderente ai principi costituzionali: “La specifica età quale requisito d’ingresso per l’agevolazione rientra nel novero delle scelte coperte dalla discrezionalità. Inoltre, il sistema sembra rispondere anche al criterio di ragionevolezza, non stride con il principio di eguaglianza e favorisce il lavoro e la sua corretta formalizzazione. Inoltre, incentiva l’iniziativa economica privata e favorisce il risparmio dei soggetti interessati dalla misura agevolativa”, conclude De Lise.
fonte ansa.it