– “Ancora una volta ci troviamo tutti a pagare per le inadempienze dell’Amministrazione finanziaria: i contribuenti in termini economici e i commercialisti, come al solito, in termini di super-lavoro e conseguente stress”: lo scrive in una nota il presidente dell’Anc (Associazione nazionale commercialisti) Marco Cuchel, evidenziando come, “anche quest’anno, la categoria, in tutte le sue espressioni e articolazioni, ha chiesto lo spostamento delle scadenze di pagamento dal 30 giugno al 20 luglio, senza la maggiorazione dello 0,40%.
Tale richiesta (negli ultimi anni mai disattesa) si è resa quest’anno più che mai necessaria, a fronte dell’enorme ritardo, da parte dell’Agenzia delle Entrate, nel rilascio degli strumenti tecnici necessari a portare a termine gli adempimenti”, va avanti.
E denuncia “la mancata uscita, ad oggi, nonostante l’annuncio televisivo del Direttore dell’Agenzia delle Entrate (il quale ha anche specificato il superamento delle 539 pagine del 2021) della guida alla dichiarazione dei redditi Persone fisiche”, dunque “siamo ancora senza il documento che fornisce i necessari chiarimenti e che permette, per quanto possibile, di non incorrere in errori”. In sostanza, chiude Cuchel, “contribuenti e professionisti, per poter ottemperare correttamente a quanto il fisco richiede, saranno costretti ad utilizzare la scadenza del 22 agosto, con conseguente maggiorazione da aggiungere agli importi dovuti a titolo di saldo 2021 e di primo acconto 2022. Non siamo a favore delle proroghe, ma ci aspettiamo che il ministero dell’Economia rompa questo incomprensibile e ingiustificato silenzio assordante con un gesto di responsabilità, un atto dovuto che sposti il termine al 20 luglio”, termina la nota dell’Anc.
fonte ansa.it