Introdurre la possibilità, attraverso l’app IO, di “accreditare direttamente in conto corrente le detrazioni fiscali, uscendo dal paradigma delle detrazioni in dichiarazione dei redditi”, processo che potrebbe esser attuato “con lo stesso meccanismo del ‘cash-back’, per tutte le tipologie di spese detraibili”, una soluzione che, “potendosi applicare anche ai soggetti incapienti, recherebbe un effetto di emersione dell’economia sommersa e realizzerebbe, al tempo stesso, un principio di equità fiscale”.
Questa è una delle proposte che si leggono tra le conclusioni che la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria ha messo nero su bianco, dopo aver terminato l’indagine conoscitiva su digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali; il documento è stato presentato questa mattina, alla Camera dei deputati, dal presidente dell’organismo l’onorevole Ugo Parolo (Lega) e dai componenti della Bicamerale il deputato Carlo Giacometto (Fi) ed i senatori Andrea de Bertoldi (FdI) ed Emiliano Fenu (M5s).
Occorrerebbe, inoltre, “una norma per la costituzione di una base dati centralizzata con finalità antiriciclaggio, nella quale confluiscano i dati di tutti gli atti notarili”, visto che, si legge nel testo, ciò “consentirebbe di superare l’attuale frammentarietà informativa e di individuare con più efficacia le operazioni finalizzate al riciclaggio di proventi illeciti quale, ad esempio, la stipula di un numero anomalo di atti costitutivi da parte di un unico soggetto e presso differenti notai”. Per la Commissione, infine, bisognerebbe “promuovere l’utilizzo e la diffusione del fascicolo digitale del fabbricato”, uno strumento che darebbe la possibilità di “individuare situazioni a rischio relative a fabbricati, e programmare interventi volti a prevenire rischi di eventi calamitosi”.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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