Una giornata italiana, all’insegna del Tricolore, che ha mostrato tutta la sua dote di eccellenze e la sua carica seduttiva. Ad Expo 2020 Dubai, ognuno dei 192 Paesi partecipanti è festeggiato con una giornata nazionale. Durante l’Italian National Day, con i ministri Di Maio, Cingolani e Giovannini, l’Italia ha rappresentato le sue credenziali come hub strategico degli investimenti internazionali nel prossimo medio termine.
Il messaggio è chiaro: “Italy is Back on Track: Recovery, Resilience and Attractiveness”. Il workshop che ha avuto luogo sotto l’egida del Padiglione Italia è stato il contenitore del confronto tra i rappresentanti istituzionali ed economici del nostro Paese e potenziali investitori emiratini, che già ad oggi sono primi in Italia tra i Paesi del Golfo, con un FDI (Investimenti esteri diretti) di 330 milioni di euro nel 2020.
Capitanata dal ministro Di Maio, da quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dal ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibile Enrico Giovannini, oltre alla bellezza, l’Italia ha mostrato anche la carica seduttiva di un pil in crescita di oltre il 6% nel 2021 e in cui, secondo un’indagine sull’attrattività di Ernst and Young, gli investimenti stranieri sono cresciuti del 5% nel 2020, nonostante Covid. Lo testimoniano concretamente anche i recenti investimenti nel Paese di multinazionali del calibro di Philip Morris, Nokia, Equinix e Lulu Group, i cui rappresentanti sono stati invitati a presentare il proprio case history. Che per l’Italia, è anche un caso di successo.
I ministri Giovannini e Cingolani hanno offerto una panoramica degli investimenti che vogliono “cambiare la faccia del Paese su mobilità e infrastrutture”, a partire dalla strategia nazionale per rafforzare il clima imprenditoriale con il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (NRRP) e il programma dell’Unione europea “Next Generation EU” nel periodo 2021-2026.
Decarbonizzazione, gigafactories, riduzione di Co2 passiva, circular economy, alta velocità, intermodalità, sono le parole chiave risuonate più volte nella sala che si affaccia sulla grande cupola di Al Wasl Plaza. “L’Italia è al centro del Mediterraneo, è un punto di arrivo ma anche di uscita” ha detto Giovannini alludendo al vicino Medio Oriente e all’Asia, oltre allo stretto di Suez.
Il Vice Governatore della Banca Centrale Italiana Alessandra Perrazzelli ha fornito approfondimenti di prima mano sull’outlook economico italiano, mentre il think tank italiano “The European House-Ambrosetti” ha presentato la classifica dell’Italia nel “Global Attractionness Index” (GAI) e il Campagna “#Italy is Different”, volta a mettere in luce i forti punti di forza dell’economia italiana. Il successo dell’export del Made in Italy registrato fino a settembre (+20% rispetto allo stesso periodo nello scorso anno) motiva con forza i nuovi desk dell’Italian Trade Agency, che passano da 19 a 26 entro fine anno. Dimostrazione tangibile di “forza e resilienza”, ha detto l’ambasciatore d’Italia negli Emirati Nicola Lener.
E all’Italia, questa mattina, non ha lesinato i suoi complimenti anche lo sceicco Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ministro della Tolleranza, inaugurando la giornata con toni ufficiali ma anche amichevoli verso il team del Padiglione: “Uno dei più notevoli contributi a Expo è la riproduzione in 3D del David di Michelangelo che dimostra come innovazione e cultura possano essere connessi e che simboleggia un Rinascimento dopo la pandemia.” A conferma di un successo di oltre 500 mila spettatori in presenza dall’apertura, piazzando il Padiglione tra quelli più visitati. All’imbrunire, la fila è tornata ad addensarsi all’ingresso del Padiglione, dopo i diversi eventi istituzionali. A chiudere la giornata sarà chiusa dall’Accademia Teatro alla Scala, sotto la guida di Donato Renzetti, con sinfonie e arie di Giuseppe Verdi e di Giacomo Puccini.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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