Aumenti dal 4,3% al 15,9% nelle casse erariali nei primi nove mesi del 2021 per i Paesi europei sotto monitoraggio del Dipartimento delle Finanze nel suo report delle entrate tributarie internazionali. Il bollettino n. 152 del 15 novembre 2021 mette a confronto gli incassi fiscali riscontrati da gennaio a settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, riscontrando una crescita in tutti i Paesi osservati rispetto all’anno in cui è scoppiata in tutto il mondo l’emergenza del nuovo Coronavirus. Il segno più delle entrate va dal 4,3% del Portogallo fino al 15,9% dell’Irlanda, ma sono state raccolte maggiori imposte anche in Germania (+9,1%), Francia (+12,1%), Italia (+12,3%), Regno Unito (+13,1%), e Spagna (+14,1%).
Leggermente diverso il fronte Iva, in cui si mantiene in controtendenza, come nei mesi passati, il gettito della Francia (-14,7%). Su questo dato il dipartimento delle Finanze osserva che la variazione tendenziale negativa ed in peggioramento rispetto ai dati raccolti fino a maggio 2021 riflette l’effetto dei trasferimenti agli enti locali previsti dalla recente riforma fiscale. Incremento per tutti gli altri Paesi: Irlanda (+26,1%), Italia (+22,6%), Spagna (+14,2%), Germania (+10,9%), Regno Unito (+9,5%) e Portogallo (+6,1%).
Sempre a proposito della Francia, il consueto focus Paese per Paese contenuto nel bollettino specifica che il complessivo +12,1% “vale” 21 miliardi di entrate incassate in più rispetto al gettito fiscale riscosso nei primi nove mesi del 2020, di cui circa la metà attribuibile alla crescita della taxe intérieure de consommation sur les produits énergétiques. Tra le imposte dirette è positiva la dinamica dell’imposta sui redditi da lavoro (+9,7%), mentre è negativa, invece, quella dell’imposta sulle società (-8,8%).
L’andamento positivo del +9,1% riscontrato in Germania, circa 45 milioni di euro, riflette la tendenza positiva dell’imposta sulle società (+77,9%) e dell’imposta sui salari (+2,6%), oltre alla crescita dell’Iva (+10,9%). Il bollettino riporta inoltre l’andamento negativo, tra le imposte indirette, del gettito dell’accisa sui prodotti alcolici (-5,6%) e quello dell’imposta sui motoveicoli (-0,1%), mentre è stato crescente l’andamento dell’imposta speciale sul tabacco (+1,1%), quello dell’imposta sulle assicurazioni (+2,8%) e dell’imposta sull’energia elettrica (+3,3%).
L’Irlanda ha riscontrato la crescita maggiore di quest’ultima rilevazione, per effetto dell’andamento positivo del gettito sia delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+19,5%) sia dell’imposta sulle società (+7,9%), oltre alla crescita del gettito Iva (+26,1%). Tra le altre imposte indirette, mostrano una crescita tendenziale le accise (+7,4%) ed il gettito dell’imposta di bollo (+22,4%).
Il gettito tributario del Portogallo, riporta il bollettino, segna un incremento del 4,3%, per effetto dell’andamento positivo dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+8,4%). Decresce invece l’imposta sui redditi delle società (- 4,6%). Positivi, insieme all’Iva (+6,1%), anche l’andamento dell’imposta di bollo (+9,5%) e le accise sui prodotti petroliferi ed energetici (+4,4%), mentre decrescono le imposte sui prodotti alcolici (- 1,1%), le accise sul tabacco (-5,1%) e l’imposta sui veicoli (-1,4%).
Per quanto riguarda il Regno Unito, il bollettino rileva che le entrate tributarie hanno un andamento stabilmente in crescita da circa tre mesi. Il risultato del periodo gennaio-settembre 2021 rispetto allo stesso intervallo del 2020 (+13,1%), riflette l’andamento positivo sia del gettito delle imposte dirette (+17,1%) sia del gettito delle imposte indirette (+9,8%), tra le quali anche l’Iva (+9,8%).
Infine, in Spagna il gettito fiscale è aumentato del 14,1%, per effetto del risultato positivo sia delle imposte dirette (+14,8%) sia delle imposte indirette (+13,1%). In particolare, si segnala l’incremento sia per l’imposta sulle persone fisiche (+8,7%) sia per l’imposta sulle società, oltre alla crescita dell’Iva (+14,2%). Tra le altre imposte indirette, si riscontra la crescita del gettito delle imposte sugli idrocarburi (+10,6%), dell’imposta sull’energia elettrica (+4,5%), delle accise sui prodotti alcolici (+3,6%), delle accise sulla birra (+2,2%) e delle imposte speciali sul tabacco (+0,1%).
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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