Anche nel periodo gennaio-novembre 2021 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica continuano a crescere rispetto allo stesso periodo del 2020. Si tratta di un ammontare complessivo di 441.477 milioni di euro, con un incremento di 47.831 milioni di euro sul 2020, pari a +12,2 per cento.
A darne notizia, come ogni mese, è il report del dipartimento delle Finanze del Mef, da oggi online, unitamente al bollettino delle entrate tributarie, riguardante il periodo gennaio-novembre 2021, alle appendici statistiche e dalla relativa nota tecnica da cui si possono desumere i dettagli sui diversi dati che costituiscono il gettito del periodo.
Dal confronto degli analoghi periodi degli anni 2021 e 2020 si riscontra ancora un evidente carattere di disomogeneità per effetto del lockdown e delle misure economiche e di sospensione dei versamenti tese ad affrontare l’emergenza sanitaria. Le iniziative governative hanno influenzato il normale gettito del 2021 modificando la tempistica dei versamenti delle imposte. Infatti, in conseguenza della sospensione dei versamenti, che potevano essere effettuati in unica soluzione entro il 16 marzo 2021, o in quattro rate, le entrate relative al quadrimestre marzo-giugno 2021 contengono anche quote dei versamenti sospesi in scadenza nell’ultimo trimestre del 2020.
Nel mese di novembre le entrate tributarie ammontano a 7.385 milioni di euro (+13,1%), determinate dall’incremento del gettito delle imposte dirette di 5.373 milioni di euro (+17,2%) e delle imposte indirette di 2.012 milioni di euro (+8,0%).
L’ammontare complessivo delle imposte dirette nei primi undici mesi del 2021 si attesta a 244.663 milioni di euro, con un incremento di 19.095 milioni di euro (+8,5%).
In questo ambito l’apporto più rilevante è dato dall’Irpef che ammonta a 181.211 milioni di euro con un incremento di 10.605 milioni di euro (+6,2%).
In primo luogo va evidenziato l’apporto delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+6.814 milioni di euro, +9,6%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.
Buono anche il gettito delle ritenute effettuate sui redditi da lavoro dipendente del settore pubblico (+1.278 milioni di euro, +1,8%) e di quelle dei lavoratori autonomi (+1.056 milioni di euro, +10,8%).
I versamenti Irpef da autoliquidazione evidenziano una crescita (+779 milioni di euro, +4,5%).
Ancora in crescita l’andamento dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+1.918 milioni di euro, +25,0%) e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+898 milioni di euro, +54,8%).
Il gettito complessivo delle altre imposte dirette cresce di 4.405 milioni di euro (+51,4%), tra cui si evidenzia, per effetto dei provvedimenti introdotti dal Dl n. 104/2020, l’incremento di gettito pari a 3.246 milioni di euro dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi sulle rivalutazioni dei beni aziendali iscritti in bilancio e sullo smobilizzo dei fondi in sospensione di imposta
L’Ires registra un gettito pari a 31.168 milioni di euro, anch’esso in crescita di 1.555 milioni di euro (+5,3%).
Per queste imposte di parla di un ammontare complessivo di 196.814 milioni di euro, in aumento di 28.736 milioni di euro (+17,1%).
Ovviamente a tale risultato ha contribuito maggiormente l’Iva (+22.114 milioni di euro, +21,1%) e, in particolare, l’Iva sugli scambi interni (+17.582 milioni di euro, +18,4%), ma va segnalata anche la componente relativa alle importazioni che ha segnato un incremento del gettito (+4.532 milioni di euro, +49,2%).
Tra le altre imposte indirette, registrano un andamento positivo le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (+ 316 milioni di euro, +8,7%), le entrate dell’imposta di bollo (+216 euro, +3,4%) e dell’imposta di registro (+1.169 milioni di euro, +33,8%).
Le entrate relative ai “giochi” ammontano a 10.888 milioni di euro (+1.737 milioni di euro, +19,0%).
Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 7.055 milioni di euro (-391 milioni di euro, –5,2%) di cui: 3.466 milioni di euro (+82 milioni di euro, +2,5%) affluiti dalle imposte dirette e 3.619 milioni di euro (-473 milioni di euro, –11,6%) dalle imposte indirette.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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