I pagamenti con carta rappresenteranno nei prossimi 10 anni la maggior parte delle transazioni tracciabili…..uniche incognite l’altissima percentuale di frodi connesse e i costi ancora troppo alti.
Un articolo a firma Lucilla Incorvati pubblicato sabato sul Sole 24 Ore ha puntualizzato la situazione attuale in Italia sui pagammenti con carte (carte di credito, bancomat, eccetera). Con la pandemia se da un lato si è aviita una contrazione di consumi, c’è stata una ulteriore spinta all’utilizzo di questa forma di pagamento. Nel 2020 sono state fatte 7 miliardi di operazioni, per un totale di quasi 300 miliardi.
E le previsioni per il futuro sono ancora migliori. In Italia i pagamenti senza uso di contante sono destinati a crescere in futuro.
I vantaggi sono evidenti, come si può facilmente immaginare. Se si arrivasse ad ipotizzare un mondo senza denaro contante, ma di soli pagamenti cashless, sarebbero azzerati i reati sia fiscali che rapine, furti, e via discorrendo. Sarebbe un colpo fatale anche per il mercato della droga. Se tutti i pagamenti fossero tracciati sarebbe un mondo ideale, sotto tanti punti di vista.
Cosa frena dunque questo cammino virtuoso? Innanzitutto i costi che sono ancora eccessivi per operazioni del genere. E poi c’è sempre la paura delle truffe telematiche. Senza considerare anche l’aspetto sociale. Oggi c’è tanta gente che vive onestamente “lavorando in nero”. Con l’abolizione del contante tutto ciò sarebbe impossibile. Ma quanti di questi lavoratori in nero troverebbero poi lavoro davvero? Il costo di una busta paga è molto alto per il datore di lavoro. In un mondo ideale le cose non dovrebbero andare in questo modo. Ma il mondo di oggi tutto è tranne che un mondo ideale…
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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