La produzione industriale a febbraio scende dell’1,2% rispetto a gennaio, quando aveva segnato un rialzo congiunturale record (+3,6%). Lo rileva l’Istat. Su base annua il calo è del 2,4% (dato corretto per gli effetti di calendario). Prosegue così, commenta lo stesso Istituto di statistica, “una lunga fase di contrazione che raggiunge il dodicesimo mese consecutivo”. I segni meno di febbraio ancora non registrano appieno l’impatto economico delle misure restrittive prese per fronteggiare il Coronavirus.
Il primo caso italiano sul territorio nazionale di Covid-19 è infatti emerso il 21 febbraio, da lì è partita la prima zona rossa, comprensiva di 11 comuni tra Lombardia e Veneto. Poi, l’8 marzo, il lockdown si è esteso a tutta la Lombardia e a 14 province del Nord. Subito dopo l’intera Italia, il 9 marzo, viene proclamata zona protetta. E’ del 22 marzo la stretta sulle attività produttive: restano aperte solo quelle essenziali. Per febbraio le attese degli analisti erano per un calo congiunturale, tra l’1,5% e l’1,7%. Anche come contraccolpo fisiologico dopo il balzo di gennaio, che a sua volta aveva fatto seguito al tonfo di dicembre (-2,7%).
Ma l’impatto “devastante”. come l’ha definito Confindustria, è previsto per marzo.
fonte ansa.it
Comments are closed.