Il cashback e la lotteria degli scontrini avrebbero dovuto dare un colpo letale all’evasione o, quantomeno, ridurre drasticamente quella da omessa fatturazione che, in rapporto a quella totale, ha un’incidenza importante, ma si sono rivelate “un flop, non hanno funzionato. O meglio, non hanno prodotto i risultati sperati”.
Lo afferma l’Ufficio studi della Cgia. Il cashback, ad esempio, ricorda l’associazione, “è stato addirittura archiviato dal governo Draghi che, a partire dal giugno 2021, ne ha sospeso l’applicazione. In primis perché non è emersa una evidente relazione causale tra gli incentivi previsti dal cashback e la diminuzione dell’evasione fiscale; in secundis perché il costo della misura, pari a 4,75 miliardi di euro, appare nettamente superiore alle potenzialità di recupero dell’evasione”.
La lotteria degli scontrini, entrata in vigore il primo febbraio dell’anno scorso, secondo la Cgia, “sembra invece non aver sortito grande interesse tra i contribuenti/consumatori”. Citando i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli l’associazione sottolinea che “se a marzo del 2021 gli scontrini mensili associati alla lotteria avevano sfiorato il picco massimo di 25 mila unità, successivamente c’è stata una costante contrazione; lo scorso autunno il numero mensile è sceso poco sopra le 5 mila unità”.
fonte agi.it