Già i primi problemi all’esordio?
Al via dall’8 dicembre 2020 al c.d. Cashback di Stato con cui il Governo italiano si impegna a rimborsare una parte delle spese, avvenute tramite pagamenti con strumenti digitali, che i cittadini italiani hanno sostenuto, o sosterranno negli anni a venire. Il tutto si svolge sulla piattaforma digitale “Io” con cui sarà necessario inserire i propri dati (fra cui lo strumento di pagamento digitale, con proprio IBAN) e a cui si potrà accedere tramite SPID o CIE (carta d’identità elettronica).
In particolare, quest’iniziativa si snoda in tre differenti tipologie:
CASHBACK DI NATALE: fase sperimentale che va dall’8 dicembre fino al termine dello stesso mese. In questo caso basterà aver compiuto almeno 10 acquisti con strumenti di pagamento digitali, e il rimborso sarà pari al 10% di ogni transazione (fino ad un massimo di 150 euro a transazione) per una somma totale che potrà raggiungere fino ai 1500 euro. Il rimborso partirà da febbraio 2021;
C.D. “BONUS BANCOMAT”: a partire dal 1° gennaio sarà invece possibile accedere a quest’iniziativa solo qualora sia possibile certificare un numero pari ad almeno 50 transazioni compiute nei due semestri del 2021 e nel primo semestre del 2022, in modo tale da permettere l’erogazione del rimborso nei due mesi successivi al termine di ognuno dei semestri;
SUPERCASHBACK: quest’ultimo permette ai primi 100.000 aderenti che hanno registrato il maggior numero di transazioni, nei semestri di cui sopra, è riservato un super rimborso di 1.500 euro.
Un esordio a rilento però per quest’iniziativa. Infatti sono sorti subito i primi problemi di lentezza dell’app che, a quanto fa sapere PagoPa, sono dovuti dall’inserimento di ben 6.000 richieste al secondo. In particolare il disservizio sorge in sede di inserimento dei dati della propria carta ma non bisogna disperare: tante altre (ben 324mila) sono le persone che sono riuscite nell’inserimento di quanto richiesto.
by Jacopo Roccella Area Imprese Network
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