L’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), di concerto con la Consulta dei parlamentari commercialisti, coordinata dal senatore Andrea de Bertoldi (FdI), ha elaborato una proposta di legge per arginare il ‘caro bollette’ ripercorrendo le modalità di assegnazione dei contributi straordinari alle imprese e ai professionisti dell’emergenza pandemica: si tratta, recita una nota del sindacato professionale, “di un ‘energy-credit, che attribuirebbe un credito di imposta ai soggetti che ne fanno richiesta, per ‘restituire’ sotto forma di agevolazione fiscale parte dell’incremento del costo energetico, da sempre una delle principali voci di spesa del tessuto industriale (e non solo).
In questo modo – dichiara il presidente dei giovani dottori commercialisti Matteo De Lise – gli incrementi sarebbero tramutati in parte in credito d’imposta, supportando le Pmi che stanno attraversando forti criticità dovute al caro energia”.
L’istanza, si precisa, “che sarebbe presentata con modalità telematiche, andrebbe ad attribuire un credito di imposta pari al 10% del maggior costo del primo trimestre. Ma non sarebbe un contributo a pioggia: al fine di evitare distorsioni, infatti, lo stesso credito non dovrà essere concesso alle imprese che avranno rilevato un importante incremento di utilizzo di energia”.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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