“C’è un punto, che è stato al centro delle vostre sollecitazioni nei confronti del presidente della Cassa del Notariato (Francesco Giambattista Nardone, audito lo scorso aprile, ndr), e c’è stato un articolo su un importante quotidiano nazionale (il Corriere della Sera)”, quello relativo al “numero delle surroghe: noi non sappiamo il numero delle surroghe”, ma “non deve stupire il fatto che non lo conosciamo.
Noi ci siamo relazionati con Bankitalia, e ci è stato risposto che, mentre per il numero di mutui che vengono esposti c’è una coerenza con i dati di Bankitalia, relativamente alle surroghe quel dato non viene fornito.
E neanche l’Istat ce l’ha”. Ad esprimersi così il Direttore generale dell’Ufficio centrale degli Archivi notarili Renato Romano, ascoltato questo pomeriggio nella Commissione bicamerale per il controllo degli Enti di previdenza. Per conseguire l’obiettivo di conoscere il numero dei trasferimenti dei mutui da una banca all’altra, ha proseguito, ci sarebbero “due strade”: la prima consisterebbe “nell’aumento della pianta organica” dell’organismo, la seconda nello “sviluppo di un progetto, che noi stiamo coltivando da tempo, di trasmissione telematica degli estratti repertoriali dagli studi notarili o direttamente all’Ufficio centrale, o transitoriamente di nuovo alle articolazioni periferiche” (gli Archivi notarili distrettuali sono 91 ed hanno sede in ogni capoluogo di distretto notarile). A giudizio del direttore, “questo ci permetterebbe di comporre una base dati che renderebbe al Paese un servizio enorme”, utile a “cogliere l’andamento dell’economia” nazionale.