C’era una volta il posto fisso. Meglio se pubblico, quello che garantiva la sicurezza per tutta una vita, prima da dipendente, poi da pensionato. Era una sorta di ossessione.
Ci sono tanti esempi di fedeltà aziendale, anche in piccole imprese. Con giovani entrati 20enni in azienda, e che sono rimasti lì fino al giorno della pensione. Crando per altro un senso di appartenza che diventava anche patrimonio della stessa azienda.
Oggi le cose stanno cambiando. E non solo perché oggi il “posto fisso” è una sorta dii utopia, specie nel privato. Quello che sta emergendo negli ultimi mesi è la tendenza degli “Impiegati” a voler cambiare. C’è un aumento esponenziale delle dimissioni volontarie. Un fenomeno che riguarda soprattutto i giovani della fascia d’età tra i 26 e i 35 anni. Soprattutto nel nord Italia. Nei primi 10 mesi del 2021 parliamo di 777 mila casi di cessazioni volontarie di rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
Cosa significa tutto questo? Ognuno è libero di dare l’interpretazione che si vuol dare. Oggi i giovani studiano di più rispetto al passato. I laureati oggi sono molto più numerosi. E’ chiaro che molti terminato il ciclo di studi accettano il primo lavoro, ma poi continuano a cercare, proprio per valorizzare il proprio titolo di studio. La voglia di migliorare la propria condizione, non sol dal puntoo di vista economico, ma anche come qualità di vita, ha certamente il suo peso.
Diciamo anche che maggari oggi ci sono più possibilità, c’è una maggiore offerta di posti di lavoro. Attenzione: la maggiore disponibilità di posti di lavoro deriva anche dalla fine del concetto di posto fisso.
E’ cambiato infine la mentalità. Oggi i giovani sono molto più aperti, disposti a muoversi, ad accettare anche esperienze all’estero. Il che comporta essere mentalmente aperti ai cambiamenti. In precedenza, lo abbiamo visto, l’assunzione in fabbrica, o nella Pubblica amministrazione comportava la sistemazione definitiva. Oggi non è più così.
E’ presto per dire che si tratta di un fenomeno inarrestabile. Che si va verso una società in cui la mobilità sul lavoro è accentuata. Di certo non si tratta di un fenomeno negativo. Avere giovani che sono disposti a rischiare, ad investire nelle proprie capacità è importante. Aiuta a crescere il sistema Italia.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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