Il principio generale antielusivo è immanente nell’ordinamento. Non sussistono, pertanto, presupposti per disapplicare le sanzioni conseguenti alla relativa violazione nel caso di condotte poste in essere prima della giurisprudenza Halifax della Corte di Giustizia e prima che fosse espressamente delineato e codificato il principio medesimo.
Così la Corte di cassazione in tema di Iva e sanzioni amministrative per variazione della norme tributarie, nel testo della sentenza n. 862 del 13 gennaio 2022.
La predetta decisione è stata pronunciata rispetto al comportamento di una società contribuente risalente al 2004, antecedente all’elaborazione giurisprudenziale in materia di divieto di abuso del diritto da parte della sentenza Halifax (C-255/02, depositata il 21 febbraio 2006) e all’introduzione dell’art. 10 bis dello Statuto dei diritti del contribuente.
In sede di merito, la Ctr aveva accolto le ragioni della contribuente, oppostasi alle sanzioni tributarie ad essa irrogate per obiettiva incertezza circa l’interpretazione delle norme in esame.
La Commissione regionale, in particolare, aveva ritenuto rilevante il fatto che prima dell’emanazione della sentenza Halifax, con la quale era stato compiutamente individuato e definito l’istituto dell’abuso del diritto, esisteva una obiettiva situazione di incertezza circa la legittimità o meno di determinate condotte, come quella per cui era causa.
Da qui il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, per la quale, invece, i giudici di merito avevano omesso di considerare che la menzionata sentenza Halifax aveva semplicemente evidenziato un fenomeno già conosciuto e contrastato nell’ordinamento interno da lungo tempo, ossia la realizzazione di atti elusivi atipici il cui divieto era immanente nel sistema in quanto derivante d precetto costituzionale.
Doglianza, questa, condivisa anche dalla Suprema corte la quale, nel pronunciarsi nella causa in esame, ha enunciato il seguente principio di diritto:
“In tema di Iva e di sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie, non essendovi incompatibilità strutturale e logica tra abuso del diritto e l’esimente di cui all’art. 8 del D. Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, non sussistono i presupposti per la disapplicazione – alla luce della giurisprudenza Halifax della Corte di Giustizia – della previsione menzionata con riferimento alle sanzioni per la violazione di principio generale antielusivo il quale, sia pure espressamente delineato e codificato solo successivamente al compimento delle condotte oggetto di provvedimento sanzionatorio, è nondimeno principio immanente nell’ordinamento”.
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