e finora il furto d’identità era confinato ai storyboard di film polizieschi, ora è diventato una realtà attuale, tanto che una recente indagine condotta da Experian, ha rivelato che nel 2022 il furto d’identità ha superato il furto di carta di credito con i consumatori sempre più attenti a questo fenomeno. Secondo lo studio, oltre un consumatore online su due è stato direttamente vittima di frode o conosce qualcuno che l’ha subita. Non stupisce quindi se il 75% dei consumatori si aspetti che le aziende adottino delle misure di sicurezza necessarie per proteggerli online. Da questi dati emerge un chiaro segnale di pericolo. Proprio per aiutare imprese e privati a difendersi da queste “nuove” minacce scende in campo la startup ID Defend, fondata nel 2018 con l’intento di proteggere gli utenti da una serie di illeciti commessi sul web. A raccontare ad InsurZine la realtà italiana è stato Andrea Corbino, amministratore delegato e co-fondatore della società. “L’idea alla base di ID Defend nasce durante una serie di incontri con diversi amici e professionisti che avevano come obiettivo quello di identificare i rischi emergenti sul mercato italiano. Il tema del furto d’identità fu tra i primi ed il più significativo a causa della rilevanza in termini sia di frequenza che di severità anche a livello europeo; si consideri che all’inizio del progetto nel 2018 in Italia i furti d’identità non erano superiori a 50,000 mentre il 2022 ha chiuso con la cifra record di oltre 200.0000 eventi. E direi che non ci siamo sbagliati visto che il fenomeno continua a crescere. Ad oggi abbiamo un team fortissimo formato da 5 persone con un dna in antifrode, cyber-security, loss-prevention, risk management e assicurazioni”.
Una piattaforma per contrastare il furto d’identità
La startup milanese ha realizzato una piattaforma proprietaria che offre un ecosistema di servizi che hanno carattere di prevenzione, assistenza, protezione e tutela economica contro il rischio di furto d’identità. “La nostra piattaforma consente ai clienti di poter ridurre significativamente la probabilità di furto di identità, di truffe creditizie, di subire un attacco da un malware offrendo un servizio di assistenza di altissima specializzazione – spiega Corbino – La protezione della persona per noi avviene attraverso 4 pilastri fondamentali: prevenzione, monitoraggio, assistenza & alert e protezione. Nel dettaglio, la prevenzione viene fatta attraverso dedicati webinar formativi con particolare riferimento a tutti i rischi digitali. È molto importante oggi avere consapevolezza di quanto può accadere se si clicca su email di phishing o ci si collega ad una rete wifi libera”.
“Il monitoraggio – continua Corbino – invece viene fatto in real time sulla nostra piattaforma dove ogni persona può verificare la presenza o meno dei propri dati personali nel dark-web quali mail, numero di telefono, codice fiscale carta d’identità, Iban, patente etc nonché il monitoraggio creditizio.
Il tutto è correlato da un sistema di Assistenza e Alert che avverte il cliente tramite email o sms qualora vi siano delle violazioni. La protezione avviene sia fisicamente tramite la possibilità di installare su 3 dei propri dispositivi un anti-malware sia tramite una polizza assicurativa unica sul mercato che protegge le persone in caso di furto sia di documenti nonché di denaro”.
La startup e il suo rapporto con il settore assicurativo
Le conseguenze di questa tipologia di frode online possono essere gravi per la vittima, e per prevenire i possibili danni legati a questo “nuovo” rischio esistono delle coperture assicurative ad hoc. La startup ne offre alcune. “Per quanto riguarda il business b2b, la nostra suite di pacchetti per la protezione dell’identità digitale sono modulabili in base alle necessità della clientela aziendale, che sono detraibili in quanto strumenti di protezione del perimetro di cyber sicurezza dell’azienda e non costituiscono reddito per il dipendente. Mentre per il business b2c i pacchetti sono acquistabili direttamente sul nostro e-commerce”.
Per diffondere la cultura di queste nuove tipologie di rischio occorre che le compagnie e le insurtech collaborino proattivamente. “ID Defend sta già innovando diverse realtà assicurative – dichiara Corbino – I nostri servizi possono essere integrati ad un prodotto assicurativo cyber oppure alla comune polizza casa. Ad oggi, in un mondo sempre più digitale, avere la possibilità di proteggersi e monitorare i propri dati in tempo reale è un valore aggiunto. Nel mercato assicurativo si dice spesso che il cliente si rende conto di quanto ha acquistato non nel momento in cui acquista la polizza ma quando avviene un sinistro. Tramite i nostri servizi il cliente non deve attendere tale spiacevole avvenimento, può capire l’importanza di essere assicurato da subito beneficiando di tutti i servizi di prevenzione e monitoraggio offerti”.
Ad oggi ID Defend ha diverse collaborazioni attive con il mondo corporate e bancario e assicurativo. “Abbiamo partnership attive con alcune corporate che hanno deciso di proteggere i propri dipendenti con i nostri servizi. Per quanto riguarda il mondo bancario siamo distribuiti da Banca Valsabbina tramite le sue 100 filiali sul territorio mentre per quanto riguarda il mondo assicurativo oltre alla collaborazione che abbiamo con Arag stiamo lavorando ad un grande progetto che speriamo di portare a termine entro la fine del secondo quadrimestre”.
ID Defend selezionato da Fin+Tech
ID Defend è stata recentemente selezionata da Fin+Tech Accelerator, il programma di accelerazione dedicato alle startup che sviluppano soluzioni e servizi in ambito Fintech e Insurtech, parte della Rete Nazionale Acceleratori Cdp. Uno step importante per la crescita della società. “Il progetto di accelerazione di Fin+Tech era uno dei nostri obbiettivi e siamo molto felici di essere a bordo di questa importante realtà. Attraverso questo percorso andremo a cercare sicuramente altri partner distributivi come banche, assicurazioni o corporate nonché degli investitori che ci supportino a sviluppare ulteriormente tutta la parte tecnologica. Non solo. Al momento siamo attivi solo in Italia, ma il nostro obbiettivo anche tramite il percorso di accelerazione con Fin+Tech è quello di aumentare il nostro business in Italia per poi espanderci verso altri mercati europei”.
Insurtech, un business in continuo divenire
In merito al fenomeno insurtech Corbino ritiene che il settore deve trovare ancora una dimensione di maggiore concretezza. “Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento radicale ma tantissimo deve ancora avvenire. Tutte le insurtech stanno facendo da apripista dimostrando anche ai grandi assicuratori nuove aree di sviluppo, nuovi metodi di lavoro, nuovi approcci tra tecnologie e assicurazioni che sono certo porteranno al miglioramento della qualità della vita delle persone”.
by Francesca Ghisi – insurzine.com