È online, sul sito del dipartimento dello Sport, l’elenco dei beneficiari, identificati con il numero seriale univoco, che hanno effettuato, nel 2022, erogazioni liberali in denaro per la realizzazione e/o interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e possono usufruire del credito d’imposta pari al 65% della donazione effettuata e fino al 10‰ dei ricavi realizzati nel 2021. Accanto a ogni nominativo anche l’ammontare del versamento e il tax credit riconosciuto.
A raggiungere la meta finale 191 imprese, undici in meno rispetto alle autorizzate alla donazione secondo l’elenco pubblicato lo scorso 12 luglio. I soggetti con il via libera potevano effettuato il versamento indicato nel modello di prenotazione del credito fino al 23 luglio. I destinatari della somma, a loro volta, entro dieci giorni dal ricevimento del denaro, dovevano dichiarare, con apposito modulo, di avere ricevuto il contributo allegando la relativa ricevuta.
Il tax credit è utilizzabile, nel limite complessivo di 13,2 milioni di euro, dal quinto giorno lavorativo successivo alla data di pubblicazione dell’elenco dei beneficiari (24 agosto 2022), in tre quote annuali di pari importo tramite compensazione, presentando il modello F24 (codice tributo “6892”) esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, in ciascuno degli esercizi finanziari 2022, 2023 e 2024.
I destinatari della donazione, precisa il dipartimento dello Sport, sono tenuti a dare adeguata pubblicità attraverso l’utilizzo di mezzi informatici del denaro ricevuto ed entro il 30 giugno di ogni anno successivo a quello dell’erogazione e fino all’ultimazione dei lavori, devono rendicontare al dipartimento stesso i lavori eseguiti e quanto speso.
Con l’elenco pubblicato ieri, infine, termina l’iter previsto per la prima finestra temporale 2022, la seconda e ultima finestra 2022, come prevede il Dpcm del 30 aprile 2019, si aprirà il 15 ottobre. Da tale data le imprese interessate hanno trenta giorni di tempo per prenotare il credito ed essere così autorizzati a effettuare l’erogazione liberale.
fonte fiscooggi.it