Da gennaio a giugno di quest’anno le entrate tributarie hanno avuto un andamento positivo in tutti i Paesi analizzati nell’ultimo bollettino sulle entrate tributarie internazionali realizzato dal Dipartimento delle Finanze del Mef. Il buon risultato del gettito tributario europeo è stato determinato, a parere degli autori del rapporto, dagli effetti delle passate proroghe dei versamenti di alcune imposte (rimandate agli anni successivi allo scoppio della pandemia) e dal cosiddetto caro energia, che ha generato un forte aumento delle accise e dell’Iva.
Il quadro generale
Guardando all’insieme, è il Portogallo a registrare la miglior performance del gettito rispetto all’analogo periodo del 2021, con una crescita complessiva del +29,7%. In Irlanda il gettito ha segnato un incremento del +25,0%, mentre in Francia si è avuta una forte accelerazione del trend di crescita rispetto ai dati rilevati nei due mesi precedenti (segnando un +21,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato). La crescita delle entrate tributarie di Spagna (+18,3%) e Germania (+17,5%) è stata superiore a quella registrata nel 2021. Nel Regno Unito, invece, il gettito è cresciuto (+13,7%), ma lo ha fatto in misura inferiore rispetto al dato finale del 2021. In Italia, infine, la crescita del gettito tributario di questi sei mesi (+13,5%) ha segnato un miglioramento rispetto al dato complessivo del 2021.
Focus su Francia e Germania
In Francia le entrate tributarie registrate nel primo semestre del 2022, al netto dei rimborsi e degli sgravi fiscali, sono state pari a 27,8 miliardi di euro rispetto alla prima metà del 2021 (in percentuale la crescita è stata del +21,4%). Tra le imposte dirette è risultata positiva soprattutto la dinamica dell’imposta sulle società (+98,9%). Tra le imposte indirette francesi, si segnala l’andamento dell’Iva (+18,0%). In Germania l’aumento delle entrate tributarie nel periodo preso in esame è stato invece pari al +17,5%. A questo risultato ha contribuito sia l’andamento dell’imposta sui salari (+14,7%), sia l’andamento dell’imposta sulle società (+17,6%).
L’andamento dei tributi nei Paesi iberici
Il gettito tributario portoghese ha segnato un incremento del 29,7%, per buona parte dovuto all’andamento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+12,3%). Relativamente alle imposte indirette, si segnalano le crescite dell’Iva (+26,9%), dell’imposta sui prodotti alcolici (+36,5%) e dell’imposta di bollo (+10,9%). In Spagna, le entrate tributarie hanno totalizzato un incremento del +18,3%, dovuto al risultato positivo sia delle imposte dirette (+19,1%) sia delle imposte indirette (+18,2%).
In salita il gettito di Regno Unito e Irlanda
Le entrate tributarie britanniche hanno segnato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+13,7%). Questo per via dell’andamento positivo sia delle imposte dirette (+11,4%) sia delle imposte indirette (+17,1%). In Irlanda, nello stesso lasso di tempo, le entrate tributarie sono cresciute del +25,0% rispetto ai primi sei mesi del 2021, per effetto dell’andamento positivo del gettito delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+16,8%). Tra le imposte indirette, sono risultate in aumento soprattutto l’imposta sul valore aggiunto (+26,2%) e l’imposta di bollo (+9,0%).
L’andamento dell’Iva nei vari Paesi
Per quanto riguarda l’imposta sul valore aggiunto, il gettito del primo semestre del 2022 ha fatto registrare un incremento per tutti i Paesi presi in esame dal bollettino. Questi i risultati Paese per Paese: Portogallo (+26,9%), Irlanda (+26,2%), Germania (+25,7%), Spagna (+20,6%), Italia (+19,5%), Regno Unito (+18,8%), Francia (+18,0%). Nel dettaglio, la forbice tra la crescita osservata in Francia (+18,0%) e la crescita del Portogallo (+26,9%) è stata pari a 8,9 punti percentuali.
fonte fiscooggi.it