La Federal Reserve vara un nuovo consistente aumento del tasso di interessse: 0,75 punti base per provare a fermare la corsa dell’inflazione, partita nel periodo più duro della pandemia di Covid e deflagrata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’intervallo per il tasso sui fondi federali è dal 2,25% a 2,50%.
Si tratta del quarto rialzo nel corso del 2022, il secondo consecutivo da 75 punti base. La Fed, che valuta “appropriato” proseguire nel percorso di crescita dei tassi e sottolinea al contempo di essere “fermamente impegnata a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%”.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, scrive il Comitato di politica monetaria della banca centrale statunitense, “sta causando enormi danni umani ed economici difficoltà”.
La guerra e gli eventi correlati, si legge ancora nelle conclusioni del Fomc, “stanno creando ulteriori pressioni al rialzo inflazione e stanno pesando sull’attività economica mondiale”. Per questo “il Comitato è altamente attento ai rischi inflazionistici”.
L’inflazione statunitense rimane “troppo alta”, l’ultima rilevazione è stata “peggiore del previsto”, osserva il presidente della Fed Jerome Powell incontrando la stampa al termine della riunione del Comitato.
Ma il governatore della banca centrale statunitense puntializza a più riprese: “Non penso che gli Stati Uniti siano in recessione”. Perché, osserva: “Se guardiamo una serie di indicatori, come quello del mercato del lavoro, non sono quelli di un Paese in recessione”.
L’aumento di oggi potrebbe non essere l’ultimo di questa entità. Powell specifica: “L’aumento dell’intervallo obiettivo è il secondo di 75 punti base in altrettante riunioni. Un altro aumento insolitamente consistente potrebbe essere appropriato nella prossima riunione, la decisione dipenderà dai dati che riceveremo da oggi ad allora”.
Interpellato varie volte sull’entità dei provvedimenti che verranno presi nella riunion del Comitato in programma a settembre, il numero uno della Fed chiarische che un nuovo aumento dei tassi di interesse “potrebbe essere appropriato” alla prossima riunione del Fomc.
Le decisioni del Consiglio di politica monetaria però “dipenderano dai dati” a disposizione in quel momento.
In risposta ad una domanda Powell ha aggiunto: “Assumeremo le nostre decisioni volta per volta, pensiamo ora sia appropriato agire in questo modo piuttosto che dare indicazioni precise sulle prossime decisioni”.
Wall Street sembra sposare la mossa della Fed, subito dopo l’annuncio i listini sono partiti in rally, estendendo i guadagni, con il Nasdaq in rialzo oltre il 4%. Mentre l’euro si è rafforzato sul dollaro, tornando ad un cambio di poco superiore ad 1,02.
Dopo Fed Wall Street chiude in forte rialzo
Wall Street chiude in forte rialzo, estendendo i guadagni sul finale delle contrattazioni subito dopo l’annuncio da parte della Fed di un nuovo rialzo da 75 punti base del tasso di interesse.
Gli investitori premiano la scelta del Fomc, che ha varato il secondo significativo aumento dei tassi in due mesi consecutivi per frenare la corsa dell’inflazione.
E gli analisti sembrano aver apprezzato la decisione del Comitato di politica monetaria di ponderare il peso dei prossimi rialzi valutando i dati di volta in volta.
L’indice Nasdaq traina i listini, in attesa delle trimestrali delle aziende più importanti del settore tecnologico, e chiude a +4,06% a 12.032,42 punti.
Il Dow Jones segna +1,37% con 32.197,59 punti, mentre S&P guadagna +2,54% con 4.020,45 punti.
Tra i titoli tecnologici avanzano Alphabet (Google) con +7,74%, Tesla con +6,17%, Netflix con +6%, Apple con 3,42%.
Domani sono attese le trimestrali delle aziende di Cupertino e Mountain View.
fonte agi.it