Espansione delle energie rinnovabili, finanziamenti e benefici fiscali per la produzione dell’idrogeno verde, reti di riscaldamento più efficienti e meno energivore, alloggi sociali rispettosi del clima, navi ad emissioni zero, più infrastrutture ciclabili, moltiplicazione delle colonnine di ricarica per l’e-mobile e differenziazione della tassazione sulle automobili a seconda del livello di emissione di CO2. Sono alcune delle nuove misure pro-green contenute nella sezione dell’ultima legge di Bilancio 2022 tedesca dedicate alla salvaguardia dell’ambiente e alla transizione energetica. In realtà, gli 8 miliardi di euro di finanziamenti destinati a sostenere le ambiziose politiche ambientalistiche della Germania nell’anno in corso sono soltanto una parte delle risorse pubbliche, 80 miliardi già stanziati nei due anni passati in tale settore, oramai accettato come di rilevanza strategica.
Un progetto di riduzione delle fonti d’inquinamento approvato nel 2021 prevede la riduzione delle emissioni per il 2030 di almeno il 65% e, per il 2040, di almeno l’88%, mentre l’obiettivo centrale è raggiungere la neutralità netta dei gas serra entro il 2045. Un traguardo che vedrà in Germania l’adozione anche di bonus e incentivi fiscali, l’introduzione di una tassazione che premia chi meno inquina e che prevede anche lo sforamento di bilancio per garantire fondi e contributi al settore delle nuove energie rinnovabili. Per una tale sfida da più di un anno è operativo il nuovo “Ministero Federale dell’Economia e della Protezione del Clima” (BMWK), un’eccezione rispetto ad altri Paesi che rimarca la sfida cruciale con cui la Germania ha accettato di misurarsi.
Un check rapido sulla vocazione green tedesca
L’imposta sull’energia e altre tasse ambientali esistono già da molti anni in Germania e nel 2021 è stato lanciato un sistema di scambio di emissioni di CO2 che favorisce le aziende che producono e/o importano beni frutto di catene produttive meno inquinanti. Inoltre, è attualmente in discussione in Parlamento l’introduzione di una tassa sugli imballaggi in plastica, mentre il governo federale vuole ampliare ulteriormente gli sgravi fiscali esistenti per l’energia sostenibile e introdurre incentivi non necessariamente fiscali, ad esempio, per promuovere la mobilità elettrica con zero emissioni inquinanti.
L’azione immediata per il clima
L’attuale programma d’azione immediata metterà in campo 8 miliardi di euro per finanziare misure aggiuntive il cui scopo è ridurre ulteriormente le emissioni di gas a effetto serra. Più di 650 milioni di euro, ad esempio, saranno indirizzati su fondi aggiuntivi per il programma di decarbonizzazione dell’industria. Nell’ambito del programma sarà istituita anche la piattaforma Chemistry4Climate, il cui obiettivo è finanziare una riforma del settore chimico in senso “green”.
Inoltre è previsto il finanziamento federale per reti di riscaldamento più efficienti, 2,5 miliardi di euro stanziati. In pratica, il programma prevede la costruzione di nuove reti di riscaldamento che traggono gran parte del loro calore da fonti di energia rinnovabili sostenibili o da calore di scarto e, in aggiunta, l’espansione e la decarbonizzazione delle reti di riscaldamento preesistenti. Al terzo posto sul podio in termini di finanziamenti, 301,5 milioni di euro saranno dedicati all’ampliamento delle infrastrutture ciclistiche, attraverso finanziamenti ai Länder e alle autorità locali per l’espansione di una rete di piste ciclabili sicura e completa. Altri 300 milioni di euro saranno destinati ad investimenti nelle vie d’acqua perché sono di fatto una forma di trasporto ecologica.
Tra le misure adottate, infine, quella dell’edilizia sociale rispettosa del clima è forse tra le più stimolanti e innovative. Lo stanziamento è di 150 milioni di euro: il governo federale aumenterà le risorse finanziarie che fornisce ai Länder per l’edilizia sociale e i fondi aggiuntivi saranno utilizzati per la costruzione di nuovi alloggi sociali ad alta efficienza energetica e per l’ammodernamento di quelli esistenti.
Le misure di stampo fiscale: stop ai benefici fiscali per chi inquina e più tasse sulle automobili ad elevata emissione di CO2
Gli investimenti nell’azione per il clima passano anche per incentivi fiscali per un uso efficiente dell’energia, per una maggiore flessibilità della domanda e per favorire la riduzione di CO2. Ciò a sua volta significa che, a medio termine, non sarà più possibile fornire finanziamenti e aiuti fiscali a favore di strutture industriali, aziende ed anche cittadini che recano danno al clima, con il loro comportamento individuale o con il sistema di produzione adottato da parte delle imprese. Per questo, il governo federale sta elaborando una proposta per la riforma globale di tasse, aiuti, prelievi e imposte correlate al sistema energetico. Ciò include piani per ridurre ulteriormente il “sovrapprezzo EEG” che i consumatori di elettricità pagano allo scopo di promuovere le energie rinnovabili.
Car tax per le quattro tra vecchio e nuovo regime fiscale
Come riportato nel programma 2022, l’implementazione di un’ulteriore maggiore tassazione per le automobili che inquinano è messa in agenda. Il regime fiscale attualmente applicato è il seguente: dal 1° gennaio 2021, sono state introdotte nuove tariffe sulle auto di nuova immatricolazione per “allineare maggiormente la tassa automobilistica alle emissioni inquinanti”. La nuova tassazione è correlata alle emissioni di CO2 direttamente collegate al consumo di carburante del veicolo. Per quanto riguarda le auto già immatricolate le tasse sono più pesanti per i proprietari di veicoli ad alta emissione di CO2, mentre i veicoli a bassa emissione godranno di agevolazioni fiscali più favorevoli. In particolare, la “componente climatica” nella tassazione dei veicoli si applicherà alle auto con emissioni di CO2 superiori a 95 grammi per chilometro. La tassa sarà aumentata da due a quattro euro per grammo al chilometro. Ciò significa che i proprietari di auto con emissioni di CO2 più elevate saranno tassati più pesantemente, fino a 4 euro per grammo al chilometro. D’altro canto, le autovetture ecologiche con emissioni di CO2 inferiori a 95 grammi beneficeranno di un bonus fiscale annuale di 30 euro per un massimo di cinque anni. Su tale base si dovrebbe innestare un ulteriore inasprimento per le auto inquinanti, seguito da investimenti per pianificare colonnine di ricarica per le auto-elettriche su cui la Germania punta in modo deciso.
fonte fiscooggi.it