Il mercato del lavoro negli Stati Uniti ha creato a sorpresa a giugno molti più posti di lavoro di quelli previsti, con il tasso di disoccupazione stabile per il quarto mese consecutivo al 3,6%. Secondo gli attesi dati del Dipartimento del Lavoro, il mese scorso sono stati creati 372.000 posti di lavoro. Una cifra ben al di sopra dei 250.000 posti previsti dagli analisti e appena inferiore ai 384.000 registrati a maggio, dopo una leggera revisione al ribasso.
“Notevoli guadagni” sono stati registrati nel settore dei servizi professionali, del tempo libero e dell’accoglienza, nonché in quello sanitario, ha precisato il ministero. Un totale di 5,9 milioni di persone erano disoccupate a giugno, un numero praticamente invariato, osserva ancora il ministero. Sia il tasso di disoccupazione sia il numero dei disoccupati sono cosi’ vicini al livello di febbraio 2020, cioé poco prima del diffondersi della pandemia di Covid (rispettivamente 3,5% e 5,7 milioni), che ha provocato uno shock senza precedenti nel mercato del lavoro statunitense.
D’altra parte, il tasso di partecipazione all’occupazione (62,2%) è rimasto il mese scorso al di sotto del livello pre-pandemia (63,4%). Inoltre, la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,3%, come nel mese precedente. Negli ultimi 12 mesi la retribuzione oraria media è salita del 5,1%, un livello elevato ma insufficiente a compensare il livello d’inflazione (+8,6% a maggio).
Dalla primavera del 2021 i datori di lavoro, di fronte alla carenza di manodopera e alle massicce dimissioni ogni mese (altri 4,3 milioni a maggio), hanno esitato a licenziare i lavoratori e, al contrario, hanno offerto migliori condizioni salariali per trattenere i dipendenti e creare nuove assunzioni. Gli economisti prevedono un rallentamento dell’occupazione nel secondo semestre.
Nelle ultime settimane, le principali societa’ tecnologiche hanno annunciato licenziamenti – tra cui Netflix – o hanno segnalato passi indietro rispetto ai preanunciati piani di assunzione. Ma per ora, le offerte di lavoro a livello globale rimangono a livelli record (11,3 milioni a maggio), secondo i dati diffusi questa settimana dall’ufficio statistico.
fonte agi.it