La categoria dei dottori commercialisti chiede una proroga dei versamenti delle imposte fissata al 30 giugno (versamento del saldo e primo acconto delle imposte), e ciò “per il benessere del sistema Paese, che rischia di andare in ‘crash’ vista la carenza di liquidità, delle imprese e dei contribuenti.
Bene ha fatto il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Elbano de Nuccio, a ribadire che un’ulteriore proroga è necessaria”.
Lo afferma il presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) Matteo De Lise, sostenendo come la categoria professionale abbia “bisogno di una programmazione sostenibile, bene la proroga ma bisogna fin da subito lavorare su di una riforma organica del fisco. È inconcepibile che la politica stia lavorando a una proposta di riforma fiscale senza consultare i commercialisti, che ne saranno i principali attori. Fra le nostre proposte, lo riaffermiamo, vi è un patto sociale per far sedere al tavolo imprese, Agenzia, istituzioni e professionisti”, dunque i termini vanno armonizzati, occorre modificare il calendario fiscale. Come specificato da De Lise, la settimana scorsa, con una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Daniele Franco e al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti de Nuccio aveva sollecitato “un intervento che disponga, con il necessario anticipo rispetto all’attuale scadenza, la proroga al 20 luglio 2022 del termine di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni, con possibilità di versamento delle stesse entro il 20 agosto 2022 maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo”.
fonte ansa.it