Avviato l’iter di attuazione del credito d’imposta disposto a beneficio delle persone fisiche che sostengono spese documentate per attività fisica adattata, nel corso del 2022. L’agevolazione è stata introdotta dal comma 737 dell’articolo unico dell’ultima legge di bilancio. Il decreto 5 maggio del Mef, pubblicato ieri, 16 giugno 2022, in Gazzetta Ufficiale, definisce le modalità attuative del bonus. Sarà poi l’Agenzia delle entrate, con due provvedimenti, a indicare dapprima le modalità d’invio dell’istanza di richiesta e, in un secondo momento, a comunicare la percentuale della spesa riconosciuta a titolo di credito d’imposta, in proporzione al limite di spesa.
Per attività fisica adattata si intendono, ricordiamo, gli esercizi definiti tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti, destinate a persone che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche, che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria (comma 1, lettera e) dell’articolo 2 del Dlgs n. 36/2021).
La fruizione del credito d’imposta è subordinata all’invio di un’apposita istanza all’Agenzia delle entrate: con un provvedimento, da emanare entro novanta giorni da oggi, la stessa Amministrazione finanziaria fornirà lo schema da compilare per l’invio delle domande e il termine ultimo valido per la spedizione, che dovrà avvenire necessariamente in via telematica.
Per questa agevolazione la norma istitutiva prevede un limite massimo di spesa, fissato in 1,5 milioni di euro per l’anno 2022. L’Agenzia delle entrate determinerà la percentuale della spesa sostenuta da ciascun soggetto richiedente riconosciuta come credito d’imposta, sulla base del rapporto tra l’ammontare complessivo stanziato e la somma di tutte le spese indicate nelle domande. Con un secondo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, quindi, sarà pubblicata la percentuale della spesa riconosciuta come credito.
Una volta che il credito d’imposta sarà ufficialmente quantificato dalle Entrate, il singolo contribuente potrà utilizzarlo esponendolo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale sono state sostenute le spese, in diminuzione delle imposte dovute. Il bonus riconosciuto non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale relative alle medesime spese. L’eventuale parte del credito d’imposta non utilizzato, per esempio per problemi di capienza, potrà essere riportato ai periodi d’imposta successivi.
fonte fiscooggi.it